Siamo al crepuscolo del campionato che di interessante ha oramai solo l’incertezza su chi accompagnerà Napoli, Juve salvo molto plausibili condanne per casini perpetrati, e Inter nella prossima Champions. A quest’ultima, per arroganza, è mancata concentrazione, ha buttato un’altra possibilità di scudetto ma è arrivata allo scontro di vertice della massima competizione europea. Difficile vincerla anche se in una partita secca può accadere di tutto. Comunque, assieme al Napoli, i bauscia possono essere orgogliosi dell’annata. Supercoppa, finali di coppa Italia e Champions, riduzione dei campioni d’Italia a deboli sparring partner nei derby. Che si può chiedere di più alla Beneamata?



Cosa dovrebbero dire i casciavit e i gobbi che partiti con grandi ambizioni si troveranno con un pugno di mosche Interisti, accontentatevi! Dopo la facile vittoria dei milanisti sulla derelitta Sampdoria sono scese in campo le riserve interiste contro il Napoli nella propria migliore formazione. È stata un’Inter tutta incentrata sulla difensiva con i ciucci arrembanti che saltavano fuori da ogni luogo attaccando le trincee nerazzurre. Quasi a fine primo tempo il soldato Gagliardini ha desistito dalla lotta, si è anche fatto espellere e per tutta la ripresa l’impari duello ,nonostante un momento di incertezza quando il fromboliere Lukaku ha pareggiato il vantaggio azzurro, si è risolto nel modo più logico: Napoli 3-Inter 1. In definitiva per i nerazzurri è stata la prova di quanto succederà a Istanbul contro il City, il nemico avanzerà e non rimarrà che rispondere con sortite da guerriglieri.



Purtroppo, mentre ci divertiamo con il calcio, i nostri connazionali, fratelli romagnoli stanno lottando per la vita e il loro futuro. Errori umani e fattori esogeni hanno fatto combutta per realizzare una tragedia immane. Noi vecchi ricordiamo altri fatti simili ma era il periodo del dopoguerra, della povertà in tutti i sensi che rendeva logica l’esondazione fluviale, non c’erano soldi per intervenire, ma non è possibile che settanta anni dopo, nella ricca Italia, non si siano messi fiumi e torrenti nell’impossibilità di creare danni. Si è fatto tutti il proprio dovere? Penso proprio di no. Impressionante la dignità delle persone colpite, si sono messe a lavorare senza piangersi addosso, bisogna fare di tutto per aiutarli.



Un gran balzo in avanti lo ha fatto la Lazio andata a Udine e tornata con tre ottimi punti che la portano al terzo posto in classifica e, praticamente, certa di partecipare alla prossima Champions. Juve e Maggica giocheranno come “post spettacolo” due incontri che se non vincessero sarebbero da uccidere; incontreranno squadre che correvano per salvarsi e l’hanno ottenuto per cui giocheranno perché è obbligatorio ma senza alcuna velleità.