Con il pareggio a Monza è finita la speranza per l’Inter di essere protagonista nella corsa scudetto della Serie A. Al contrario, con un’altra vittoria, corto muso e grande fattore C, la gobba ha ribadito che l’anno in corso potrebbe portarle soddisfazioni nei concorsi nazionali. La Beneamata, due volte passata in vantaggio, si è, in entrambe le occasioni, fatta raggiungere su cavolate difensive e di formazione. Non si può contro una squadra che non faceva nulla di speciale per colmare il secondo svantaggio, fare tutta la ripresa cercando di tenere il minimo vantaggio, inserire Gagliardini per contenere gli avversari anziché spingere per mettere al sicuro il risultato.
I bauscia paiono un gruppo di presuntuosi che ritengono di vincere le gare per storia e blasone. Poi con Lukaku i nerazzurri hanno giocato in dieci, lento, macchinoso, vale un Correa qualunque. Calha e Barella sono stati nulli, si sono salvati Darmian e Lautaro che oltre alla rete ha colpito un palo clamoroso. Non è scontato neanche l’arrivo nelle quattro che andranno in Champions. La Juve ha ripetuto la gara di Cremona. L’Udinese meritava di più ma si sa, quando è il tuo momento di fortuna “fanno il latte anche le galline” che allevi: a Cremona Milik, contro i friulani Danilo. D’altra parte i campionati si vincono anche giocando con schemi abbastanza casuali ma lottando fino in fondo. Spero che il Governo nazionale non commetta gli stessi errori di Inzaghi in materia di sostituzioni. Per Transizione 4.0 deve cambiare due articoli in sede di conversione del decreto milleproroghe: 1)la scadenza per le consegne dei beni ordinati entro il 31/12/22 deve essere portata dal 30/6/23 a fine anno; 2) le incentivazioni in materia di acquisizione beni materiali, immateriali, formazione e ricerca non debbono essere ridotti. Solo così potremo avere aziende competitive a livello internazionale.
Per quanto riguarda il nostro calcio e la nostra Serie A, possibile formazione competitiva a tutti i livelli, per capacità di gioco, impegno e concentrazione, è solo il Napoli. A Genova contro la Sampdoria avrebbe potuto svangarsela in tre minuti, ma Politano ha sparato sul portiere/palo un rigore gentilmente concesso. La Samp con Rincon davanti alla difesa e un’asfissiante pressione a tutto campo, per venti minuti ha tenuto bene sprecando anche qualche occasione ma quando in campo hai Osimhen ogni momento può essere buono per passare in vantaggio. È sceso Rui sulla sinistra, cross e il centravanti azzurro, anticipando tutti ha infilato, con un piattone al volo, in rete. La storia è finita lì, il resto è stato un incontro in palestra fra un grande pugile ed uno sparring partner. Poi ai vesuviani è stato assegnato un altro rigore per essere certi che chiudesse. Il Napoli ha dimenticato San Siro e ripresa la marcia verso uno scudetto che solo i campani possono decidere di non vincere.
Prima della partita grandi ricordi in questo palcoscenico di Serie A per il povero Gianluca Vialli così come era, ed è stato per Sinisa e Papa Benedetto. Ho l’impressione che da noi per essere stimato devi morire. Pensate che un grande Papa come l’Emerito, forse il maggior teologo del XX secolo, quando uno Scalfari qualunque lo qualificò come mediocre teologo, non trovò grande difesa, post mortem tutti, anche chi non ha mai letto alcun suo saggio o enciclica, lo esalta. Solo come promemoria: è morto anche Ernesto Castano, meno famoso ma campione europeo nel 1968 quando l’Italia vinse battendo la Jugoslavia con reti di Riva ed Anastasi e grande regia di Mazzandro.
Cede anche il Milan. Dopo mezz’ora di partita molto tattica i casciavit hanno perforato la Maggica su azione da calcio d’angolo. Non poteva che accadere così, le squadre giocavano molto chiuse e solo un accadimento da palla ferma poteva sbloccare la gara, è riuscito a Kalulu. I giallorossi giocavano bene fino a Zaniolo e Dybala ma tutto finiva su un inesistente Abraham. I diavoli, forti del vantaggio, sono stati maestri nel controllare l’incontro, aspettare le avanzate romaniste e rilanciare Leao in contropiede
Ciò detto è evidente che sono state maggiori le possibilità di raddoppio dei milanisti che non quelle di pareggiare degli avversari. La Roma poche volte è riuscita  a imprimere velocità al gioco, ha sempre permesso al Milan il possesso palla e questi lo esprimeva rallentando e giocando in orizzontale, chi sta vincendo non ha fretta! Su un modesto attacco dei romanisti è partito il contropiede milanista finalizzato da Pobega. Due reti di vantaggio, lupi che parevano uccisi anche se Ibanez aveva ridotto le distanze. Quando tutto sembrava consumato ecco accadere l’imponderabile. Punizione per i giallorossi, batti e ribatti, spunta Abraham, l’inaspettato, ed ecco il 2-2, colpo di coda di questa giornata di Serie A.
La Lazio, contro l’Empoli non ha staccato il biglietto per andare ad un punto dal quarto posto. Con Luis Alberto in campo la squadra è apparsa molto più quadrata con un gioco che scorreva piacevolmente. Agli azzurri, in vantaggio di due reti, è mancata però la concentrazione negli ultimi dieci minuti, peggio dell’Inter! Ora, per la gara del prossimo turno sarà assente,per squalifica, il miglior contropiedista laziale: Lazzari.Questo non è un bell’annuncio per i romani. Mi addentro nel prevedere il futuro. Vedo il Napoli fare corsa a sé per la vittoria della Serie A, Juve e Milan lottare per il secondo posto e l’Inter raggiungere la Champions. Le romane andranno in Europa League.


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