SERIE A, 36^ GIORNATA

36 giornate di Serie A: siamo al redde rationem! Ognuno lo vive e se lo interpreta come vuole, sia per se stessa che per i propri tifosi.
L’Inter con leggerezza avendo già vinto un titolo, la Supercoppa, la Gobba concentrandosi sulla Coppa Italia, ove contenderà la vittoria ai bauscia, i casciavit, che saranno artefici del proprio destino, cercando di non incespicare sul pavé che porta allo scudetto.



Con questo spirito le tre squadre più amate – e odiate – d’Italia sono scese in campo in questa giornata. La Juve ha fatto il buon samaritano, ha visto il Genoa a terra e, generosamente, gli ha regalato tre punti. Dopo la prima mezz’ora di Inter Empoli le signore milaniste già avevano infuocato i cellulari: ”tu cosa ti metti?”, ”come sempre non trovo nulla da indossare, mi metterò il primo straccetto rossonero che troverò“. Erano già pronte a scendere in piazza per festeggiare lo scudetto. I nerazzurri erano sotto di due reti con l’Empoli e non mostravano grandi segni di risveglio. Loro non sanno che le grandi squadre, bastava ricordarsi un derby di tre anni fa quando avevano chiuso il primo tempo con due reti di vantaggio regalate da Padelli poi perso 4-2, si possono improvvisamente svegliare e divenire un incontenibile tsunami.



Nella Beneamata quando Skriniar, Brozovic, Perisic e Lautaro hanno deciso che era il momento della sveglia e tirare su le maniche, come faceva il grande Valentino Mazzola, per l’Empoli è stata la fine. Di fronte alla tecnica superiore non è più valsa la corsa dei toscani: i nerazzurri sono saliti in cattedra, hanno cominciato a dominare in cielo, terra e mare distruggendo il piccolo esercito empolese. L’Inter non vincerà il campionato solo per propria dabbenaggine e per l’ingerenza degli organizzatori del calendario di Serie A che l’hanno costretta, in gennaio e febbraio, a giocare ogni tre giorni e contro le più forti squadre italiane e le due finaliste di Champions.



La Serie A la vincerà il Milan. I casciavit hanno una rosa da quarto/quinto posto ma corrono, hanno grande fiducia in loro stessi, fame di vittoria. Ora stanno passando di mano. Il fondo Elliot, che possiede la maggioranza societaria, pare abbia deciso di uscire e fare cassa. In questi casi, se lo trovi, vedi di realizzare vendendo ad un industriale del ramo o comunque ad un investitore che conosce il settore. Non trovandolo cerchi un altro fondo che mira a gestire la società per cercare ad alzarne il valore e poi l’acquirente finale. Al momento i diavoli mi paiono in questo secondo caso: non è il meglio. Contro l’Hellas i rossoneri hanno lasciato dieci minuti di soddisfazione ai veronesi ed agli interisti. Una gara in cui il Milan faceva gioco ma il Verona rispondeva sempre per le rime. Rete di Faraoni ma, lì si è capito che è l’anno del Milan, pareggio di Tonali all’ultimo secondo del primo tempo .Sono quelle cose che ti fanno comprendere che sei un predestinato, che aumentano l’autistima di chi ottiene un risultato oramai inaspettato e abbatte chi lo subisce.

I rossoneri apparivano nervosi ma poi il pareggio li ha tranquillizzati. Infatti subito ad inizio ripresa una grande azione di Leao ha permesso ai milanisti il vantaggio: ancora Tonali. Poi, nonostante l’impegno, i gialloblù erano esausti per creare qualche problema anzi, hanno incassato la terza rete. Qui è finito il campionato di Serie A, il resto sarà dedicato all’Europa minore e alle retrocessioni dove, spiace perché rappresenta tutta una regione, si trova invischiato il Cagliari.