Mentre la campagna elettorale per la nascita del nuovo Parlamento sta entrando nel vivo, il campionato di Serie A ha già indicato la propria linea politica: le squadre che contano sono sempre le stesse e lo scudetto se lo giocheranno negli scontri diretti. Per le elezioni i partiti al momento stanno presentando proposte in gran parte fotocopia di quanto promesso, e non realizzato, nei “decenni”precedenti. Nel frattempo è partita la kermesse di fine estate a Rimini, il Meeting per l’amicizia fra i popoli, l’avvenimento più partecipato dal mondo politico a testimonianza della grande visibilità dell’evento all’interno del quale ogni partecipante, relatore o visitatore/auditore, si sente parte essenziale della manifestazione.



Spettacolo serale a San Siro. La Beneamata affronta lo Spezia, squadra che nella precedente giornata di Serie A ha battuto l’Empoli mostrando una solida struttura degna di una compagine già in grande forma capace, specie nelle prime giornate, di sorprese per le maggiori squadre. Zhang ha promesso contratti irrinunciabili a Skriniar e Dumfries per cui i bauscia si trovano con un gruppo apparentemente più forte che nella scorsa stagione. I nerazzurri sono partiti schiacciando lo Spezia nella propria trequarti e sfiorando in due occasioni la rete. Dopo il quarto d’ora si è svegliato il gruppo ligure ma i suoi attaccanti, in particolare Nzola, sono apparsi inutili. Nel finale di tempo l’Inter si è incattivita e una splendida combinazione della Lu-La ha permesso a Lautaro di uccellare l’ottimo portiere spezzino Drsgowski. Poi traversa di Lukaku e ad inizio ripresa raddoppio di Calhanoglu. L’impressione dall’esterno può essere parsa di un Brozovic assente. Viceversa si è sacrificato, subendo la doppia marcatura spezzina, per permettere a Calha di essere spesso libero.



Difesa interista impenetrabile, Lukaku e Lautaro in grande spolvero nell’anticipo serale della Serie A. Non pervenuto Dimarco. Oggi giocava da esterno dando l’impressione che giochi meglio da centrale. Quando gioca in difesa tutti lo vedrebbero meglio più avanti. Nella realtà è solo un buon giocatore che può prendere una scarsa sufficienza nei due ruoli, nulla di più. Eccellente spettacolo di pubblico al Meazza, più di 71000 presenze. Peana bauscia all’uscita di Romelu, sostituito da Dzeko, autore di traversa, assist a Lautaro per la prima rete e inventore dell’azione che ha portato al secondo goal.  Sotto di due reti i liguri hanno cercato di essere più offensivi ma la differenza tecnica fra le due squadre è parsa enorme, tanto che i milanesi sono arrivati al 3-0 con Correa, nonostante le sostituzioni “ad minchiam” di Inzaghi.



Ora aspettiamo che scendano in campo le altre della Serie A, Gobbi e Casciavit compresi. Napoli e Maggica faranno poi da cornice cercando di mostrare la loro capacità di rimanere attaccate al terzetto delle pretendenti lo scudetto. È certo che con gli acquisti dell’ultimo periodo le squadre maggiori si sono tutte rafforzate, anche se dobbiamo sottolineare che nelle ultime tre stagioni di top player in età ancora da campionato realmente di Serie A ne è arrivato uno solo: Lukaku. Tutti gli altri arrivati sono giocatori con un grande futuro “alle spalle” o giovani esaltati dai procuratori e dalla stampa sportiva, le cui capacità saranno da  valutare.

Sarà da seguire il primo scontro fra squadre top in Serie A: Atalanta-Milan. Sono due team giovani che giocano per vincere, corrono e hanno due ottimi tecnici. La Dea appare un poco inferiore ma “no siempre gagna el matador”.