SERIE A, 38^ GIORNATA

È finita la Serie A! I casciavit sono campioni d’Italia. Siamo proprio nel periodo delle sorprese: Pioli, novello Zaccheroni,
che vince il campionato, la Cremonese che viene diretta in Serie A, la Salernitana che perde in casa con l’udinese lo scontro decisivo per la retrocessione ma, con grande fortuna, si salva. Si è giocato un campionato che sarebbe stato bello e giusto chiudere con uno spareggio a San Siro, meritavano entrambe le milanesi lo scudetto; il Milan per impegno e regolarità, l’Inter perché è la più forte.



La Beneamata era scesa in campo tranquilla: due coppe, entrambe battendo la gobba, e al peggio un secondo posto in campionato. Viceversa il Milan non poteva buttare il lavoro di un anno nel quale ha fatto, come l’Inter peraltro, più di quanto ci si aspettasse. Ricordiamoci che la favorita per lo scudetto era la Juve di Allegri, poi Napoli e Atalanta. Dal campo si è visto. L’Inter è partita arrembante come sempre, il Milan ha lasciato giocare con un po’ d’ansia il Sassuolo. La Sampdoria era però ben organizzata in difesa mentre i neroverdi attaccavano lasciando spesso scoperta la difesa. Infatti, dopo un quarto d’ora, Giroud aveva già messo in tasca incontro e scudetto. I nerazzurri attaccavano, sfioravano reti ma rimanevano 0-0. Audero pareva Zamora.



L’annuncio della rete subita dal Sassuolo non esaltava di certo i bauscia; figuriamoci al raddoppio, anch’esso praticamente regalato dagli emiliani. Undicesimi in classifica e, un paio di settimane fa, usciti dal campo con sei reti sul gobbo donate dai napoletani. Mezz’ora e tre a zero. Tutti in strada, i milanisti, a far casino. È giusto: hanno vinto, fanno festa. L’Inter è morta, viva l’Inter! Merita questo omaggio regale. Si sapeva che il campionato di Serie A non sarebbe stato stravolto oggi ma che il Sassuolo fosse così poca cosa non era immaginabile.

Gli interisti della macchina utensile si possono consolare per l’ottima riuscita di Lamiera 2022, la fiera delle macchine lavoranti per deformazione e tutta la componentistica ad esse collegata. Si è chiusa ieri a Fiera Milano con inaspettata, alta partecipazione. Martedì inizieremo Mecfor a Parma, per la prima volta verranno presentate, in una fiera italiana, le macchine che hanno subito il revamping. Per cui due coppe, una fiera andata bene, una nuova che parte: per gli interisti del settore è tutto ok.



Oggi, asfaltando i blucerchiati, i giocatori e i tifosi interisti si sono un po’ rovinati il fegato: quella sconfitta di Bologna brucia ancora di più, lo scudetto sarebbe stato la ciliegina su una torta già enorme. Mi immagino i pensieri che attraverseranno la crapa di Radu. Aspetteranno il Milan in Supercoppa, si spera a San Siro, e lì si definirà chi è la più bella del reame.

Finisce a donne di facili costumi la Serie A della gobba, altra sconfitta con la Fiorentina, erano anni che non accadeva un finale così pietoso per i bianconeri. Quest’anno zero titoli. Il tempo dell’Atalanta è finito, in Europa sono tornate le sette sorelle. Spiace per la retrocessione del Cagliari, rappresenta un popolo. Chiudo l’angolino augurandovi un’estate serena che porti lo stop alla guerra dovuta all’attacco russo in Ucraina, e notizie confortanti sulla possibile fine del terribile Covid.