Giornata 26. Spezia-Inter 2–1. Tiri in porta e occasioni da rete, compreso un rigore sbagliato, n.28 per i bauscia, per gli spezzini, compreso un rigore segnato, n.2. Tre punti ai liguri, zero alla Beneamata che ora rischia seriamente di non partecipare alla prossima Champions. Non si può neanche dire che abbia giocato male ma, se butti occasioni da rete che sfrutterebbe anche un bambino piccolo, devi solo piangere su te stesso.
Perché poi Lautaro abbia preteso, assecondato da Inzaghi, di battere il primo rigore che, come spesso avviene, ha sbagliato non è comprensibile da mente umana. Però si sa che i nerazzurri sono così, magari si rifaranno a Porto in Coppa, sperem. Un’ultima osservazione:a cosa serve il Var se accetta la decisione arbitrale di assegnare il secondo rigore all’Inter e, peggio ancora, quello dello Spezia?
Ma dove ha trovato il Napoli Osimhen e Kvara? Mentre l’Inter inseguiva Correa e riportava a Milano Lukaku, loro hanno pescato questi due fenomeni. Basta guardarli giocare e capisci la ventina di punti di differenza in classifica. L’Atalanta a Napoli ha cercato di fare come la Lazio la scorsa gara in Campania: difendersi e sperare. Ma in questa giornata gli azzurri non sono entrati in campo sentendosi superiori per cui sicuri del successo, hanno attaccato non perdendo mai le distanze fra i reparti, stressando la Dea e abbattendola con una prodezza in dribbling di Kvara allo scoccare dell’ora di gioco. Ho avuto anche l’impressione che con Gollini in porta, in vece di Meret, la difesa azzurra si senta più sicura.I bergamaschi non hanno mai dato l’impressione di voler andare aldilà del pareggio a reti inviolate ma quando hai contro fenomeni come i due citati puoi solo sperare di trovarli in giornata molto negativa. Alla fine 2-0 e ci sta tutto.
Pareggino, con difficoltà, della Lazio col Bologna. I felsinei hanno giocato molto bene. Motta ha fatto un ottimo lavoro. Non capisco Kumbulla. La sua Maggica era già sotto di una rete col Sassuolo. A pochi secondi dalla fine del primo tempo, ad azione praticamente finita molla una calcione, in area, a Berardi. Rigore ed espulsione. Roma in dieci per tutta la ripresa ripartita con due goal di svantaggio.Primo tempo pieno di sorprese. I giallorossi andavano avanti scoprendo il centrocampo, così i bianco verdi, superando la prima linea, trovavano praterie per le ripartenze. Due reti subite nei primi venti minuti venivano parzialmente coperte da Zalewski su assist di Spinazzola. Poi la Roma, seppur con lentezza, pareva riprendere in mano la gara, poi il colpo di pazzia di Kambulla. I capitolini erano partiti bene ma, come in occasione della seconda rete subita, sono parsi deconcentrati. Appena iniziata la ripresa, Dybala è andato in goal con un tiro alla Messi. Sono seguite occasioni per la Roma che però lasciava troppo campo ai contropiede dei piastrellisti. Su uno di questi Lauriente’, dopo aver superato in dribbling tre romanisti, ha dato palla a Pinamonti che non ha potuto esimersi dal metterla in rete. Da quel momento l’incontro è divenuto storia, rete romanista all’ultimo minuto compresa: 3-4.
All’inizio Juve vs Sampdoria pareva un allenamento dei Gobbi contro la oramai retrocessa avversaria. I genovesi giocavano rassegnati tanto che Gabbiadini ha buttato al vento due enormi occasioni per passare in vantaggio nei primi dieci minuti. I blucerchiati poi, subita la rete di Bremer, testata su calcio d’angolo, parevano morti. D’altra parte non potevano che aspettare, chiusi in difesa, l’assalto delle truppe juventine arroccandosi a difendere la rete. Il solo pedone davanti, Gabbiadini, girava attorno solitario sperando in un errore avversario che, inaspettatamente, è arrivato due volte in cento secondi. Tutto ciò perché i bianconeri, segnata la seconda rete, hanno pensato di aver fatto giornata.
Nel primo tempo ha sorpreso, in negativo, Vlahovic, un palo a centro attacco. Nella ripresa la migliore tecnica juventina ha avuto il sopravvento anche se correndo troppi rischi. Vlahovic ancora il peggiore, ha cannato anche un rigore. Finale per i gobbi:4-2.
Bisogna ora aspettare Milan vs Salernitana per avere la classifica reale ma, nessuno pensa che i casciavit possano avere difficoltà con i campani. La squadra che ha fatto piangere la gran parte dei londinesi si mangerà i granata sud. Probabile scenda in campo l’antico Ibra. Molti sostengono che dovrebbe ritirarsi, ha i soldi ,non corre più, si capisce che non è più il calciatore di quindici anni fa. Non hanno capito nulla. Ibra gioca perché ha paura ad entrare nell’anonimato. Finché giocherà sarà una persona importante, dal giorno che appenderà le scarpe al chiodo nessuno lo considererà più. È il destino di chi sale in alto nel proprio campo, vorrebbe illudersi di poterci rimanere per sempre, che il tempo non passi, purtroppo non può accadere.