L’ottava giornata di Serie A è cominciata con il Napoli che asfalta un Torino entrato in campo dopo quaranta minuti. I Partenopei dopo dodici minuti erano già in vantaggio di due reti e altrettante avrebbero potuto segnarne nei minuti successivi. Invece ne hanno raccolto solo una tanto per mettere in sicurezza il risultato. Seconda e terza rete hanno mostrato la dabbenaggine difensiva granata. I realizzatori, una volta da destra e l’altra da sinistra, hanno percorso almeno sessanta metri, palla al piede, senza trovare ostacoli. Senza Bremer, ora Gobbo, la difesa ha ballato tremendamente. Poi una rete di Sanabria ha reso un po’ meno monotona la ripresa e, perlomeno, si è vista una partita con due squadre in campo e non il solo Napoli. Gli azzurri sono sicuramente da mettere in cima alle favorite per lo scudetto. Quest’anno sarà un campionato diverso, diviso in due parti dai mondiali. Normalmente le squadre di Spalletti partono lanciate e poi cedono dopo sei mesi. Ma stavolta, dovendo sospendere il campionato, avremo due parti “corte”, Spalletti potrebbe non riuscire a combinare guai e vincere.
Insistere su Handanovic è una supercazzola che potrà costar cara all’Inter e a Inzaghi. L’ex portiere, ora citofono, non ha più la fiducia dei tifosi, è sempre stato indeciso nelle uscite che ora evita totalmente, ha i piedi di marmo che lo costringono a passaggini inutili ai difensori senza capacità di creare alternative con lanci lunghi improvvisi. Contro la Roma avrei potuto difendere anch’io la porta dei bauscia, senza disturbare Onana, e avrei preso due reti perché la Maggica, che ha comunque espresso un gioco migliore, ha fatto due tiri in porta e ottenuti altrettanti goal. La rete di Dybala è totalmente colpa del portiere che, se non avesse messo avanti le mani, l’avrebbe presa in pieno viso e deviata. È un’annata così, la Beneamata risente ancora, psicologicamente, dello scudetto buttato lo scorso anno e, di sicuro, di qualche casino societario. Contro la Roma esordio di Asllani nella posizione di Brozovic, deve mangiarne ancora tantissime di michette per arrivare a sostituirlo. Nel primo tempo il ragazzino ha girato a vuoto, nella ripresa è andato poco meglio. Alla fine il miglior ingresso dell’annata si mostra il “vecchio” Acerbi, sicuro nel difendere e buono nell‘impostare il gioco. Mou lo aveva lasciato libero di impostare forse sottovalutandolo. Così facendo ha molto rischiato nella prima mezz’ora. I nerazzurri erano sempre in avanti e i capitolini, senza un attaccante vero e veloce, faticavano nel ripartire. La partita pareva indirizzata verso un pareggio, poi i dettagli e una cavolata di Skriniar l’hanno colorata di giallo e rosso. Inzaghi ha giustificato la sconfitta dicendo che, nella realtà, l’Inter ha fatto la miglior gara della stagione. Chissà quante ne avrebbe prese se avesse fatto una gara normale. Somiglia a Giuseppi e Salvini che hanno cercato di trasformare la legnata elettorale in una vittoria perché hanno perso meno del previsto. Forse pensano che la gente non sappia cogliere le differenze fra numeri.
A Empoli quando parevano finiti i jolly da giocare dai casciavit, sono uscite le vere forze di Pioli: aver convinto i suoi giocatori a non cedere mai, avere le chiappe così grandi tanto da non permettergli di sedersi in panchina. I toscani avrebbero potuto portarsi in vantaggio almeno tre volte ma le hanno buttate, avevano pareggiato nei minuti di ricupero finali e anziché rimanere bloccati in difesa a difendere il risultato, hanno trotterellato per il campo eccitati per il pareggio. È un vizio di Zanetti, il loro allenatore. Già lo scorso anno, quando ha trascinato il Venezia in Serie B, ha perso diverse partite negli extra minuti. Il risultato permette al Milan di rimanere in scia al Napoli che, così mi pare, ha un passo diverso e di maggiore sostanza.
Dopo aver sottolineato che la Lazio ha travolto lo Spezia diamo uno sguardo alla Dea che ha affrontato la Fiorentina. Le squadre si sono equivalse, la differenza è stata fatta da Muriel. L’Atalanta ce l’ha, la viola no. I bergheimer sono in testa alla classifica col Napoli. Il pressing a tutto campo dettato da Gasperini è sicuramente molto dispendioso fisicamente ma, come già detto, questo è un campionato strano con una lunga interruzione e i nerazzurri non hanno impegni europei. Tale situazione li porta ad essere anche loro fra i pretendenti per lo scudetto.
Dopo una serie di partite indecenti, è tornata alla vittoria la Juventus. Non ha da vantarsi, ha incontrato, e asfaltato, una delle squadre più sconnesse del campionato: il modesto Bologna. Per sicurezza Allegri lo ha affrontato con un 4-4-2 scolastico e, seppure con qualche difficoltà iniziale, i tre punti sono arrivati. Ha diverse squadre davanti in classifica ma, ricordiamoci, i gobbi non cedono mai. Sarà importante lo scontro della prossima giornata di Serie A con il Milan. Al termine capiremo se i bianconeri ci sono o se quello col Bologna è stato il classico canto del cigno.