La sesta giornata di Serie A è iniziata con tre anticipi delle squadre che, con la Juventus, sono le più indicate per la vittoria dello scudetto. Ciò senza dimenticare l’Atalanta che dopo la quinta giornata è in testa alla classifica, ha un’ottima rosa di giocatori e non dovrà pensare a coppe e coppette. Per cui occhio alla Dea… È partito il Napoli reduce dall’asfaltata regalata al Liverpool in Champions. Ha giocato contro lo Spezia, attaccato per tutta la partita, ha rischiato su alcuni contropiedi dei liguri fino a vincere la partita alla fine con rete di Raspadori che era stato così inesistente per tutto l’incontro che forse i difensori spezzini pensavano fosse uscito. Si è trovato un pallone casuale a pochi metri dalla porta e, obtorto collo, ha segnato. Lo Spezia si è difeso con grande ordine, non come i rossi inglesi che sono venuti a Napoli pensando di vincere per diritto divino. Gotti, allenatore spezzino, è un ottimo tattico e ha messo Spalletti in grande difficoltà.



I bauscia, dopo la mazzolata presa in Champions, sono ritornati a San Siro per abbattere il Torino in Serie A. In dieci minuti hanno creato due nitide occasioni da rete ma nessuna conclusa nello specchio. Come oramai succede sempre, il Toro ha curato a uomo Brozovic e Inzaghi non ha compreso che doveva chiedere ai suoi di far girare la palla su Barella o Calha perché il croato aveva Linetty addosso. La gara è noiosamente trascorsa fra giocate prevedibili ed errori, poche le azioni pericolose create da entrambe. Più in palla i granata, i nerazzurri hanno giocato con una lentezza esasperante senza trovare linee dì passaggio. La Beneamata è parsa frustrata e stanca. Primo tempo da rimborso biglietto. La ripresa è iniziata sulla stessa falsariga ma con un Toro più aggressivo. Le due squadre hanno cercato un po’ di più la vittoria ma le difese erano dominanti rispetto agli attacchi. Sicuramente più pericoloso il Torino con Handanovic costretto agli straordinari. I nerazzurri sono parsi tutto fumo, arrosto niente. Solo Lautaro ha tentato qualcosina. I milanesi hanno attaccato alla “voglio ma non posso”. Bellanova, Correa e Mkhitaryan, subentrati nel finale, hanno portato un po’ di verve, anche approfittando della stanchezza torinista. Niente di eccezionale, lo 0-0 finale avrebbe potuto rispecchiare l’andazzo dell’incontro. Ci voleva o un colpo da campione, impossibile, o una cavolata di qualcuno. L’ha fatta la panchina del Torino togliendo la marcatura a uomo a Brozovic. Il croato si è messo a girare per tutto il campo e, su assist di Barella a fine gara, ha abbattuto il Toro. I tifosi interisti respirano e ringraziano.



Sono scesi a Genova i casciavit per conquistare la vittoria sulla Samp. Hanno risolto la pratica in pochi minuti con Messias aiutato da una papera di Audero. D’altra parte lo scontro era fra i campioni d’Italia in Serie A e una possibile retrocedenda. Hernandez ha dominato la sua fascia, Giroud e Leao hanno attaccato con i tempi giusti il centro area. I blucerchiati non hanno potuto che limitarsi a qualche sporadico attacco con Caputo. Non sarà fortissimo a livello europeo ma nel calcio nostrano il diavolo ha molto da insegnare: velocità, organizzazione e fiducia. Nel secondo tempo il Milan ha dato l’impressione di volersi limitare a controllare l’incontro. Vuoi farlo?Peste ti colga! Nel campionato italiano, specie per una squadra giovane come i casciavit, non è possibile farlo, permetti a qualunque avversaria di arrivare a colpirti. Poi è stato espulso anche Leao per doppio giallo e il combinato disposto dei due fatti ha fatto sì che i genovesi arrivassero al pareggio. Naturalmente non poteva che essere provvisorio, troppa differenza tecnica fra meno due squadre. I rossoneri hanno attaccato ottenendo un rigore stupido ma giusto. Giroud ha riportato i milanisti nel definitivo vantaggio. Non c’è stata infatti grande reazione blucerchiata, non ne avevano più. Infatti il risultato non è mai stato in dubbio. Le tre grandi hanno vinto, tutto immutato.



Vedremo ora cosa combineranno i Gobbi, la Maggica e la Dea. Io non potrò vederli perché sarò in volo per Chicago dove si svolgerà IMTS, la mondiale americana della macchina utensile. Nel frattempo continua la campagna per le elezioni del 25 settembre. Da come sta andando l’economia mondiale non so se chi vincerà sarà felice di governare in questo periodo. Sento i politici dare soluzioni economiche. Ha ragione chi afferma che capiscono di economia come gli interisti capiscono i sentimenti dei tifosi di una squadra che ha dovuto giocare in serie B.