In Serie A, al Franchi, sarebbe stato più giusto il pareggio ma la Fiorentina, da quando ha scaricato Pioli e si è messa sulle spalle Montella, è divenuta il materasso d’Italia: cinque legnate consecutive. Un periodo così sfigato Firenze non lo aveva più avuto dai tempi descritti da Boccaccio nel Decamerone. I casciavit, dopo un buon primo tempo, hanno percorso la ripresa arroccati nella loro metà campo e si sono salvati per merito di Donnarumma e Bakayoko. Sono ritornati in corsa per la Champions se non fosse che la Dea non perde un colpo ed è più facile che superi l’Inter per il terzo posto che non cedere il quarto ai rossoneri. L’Atalanta del girone di ritorno, in questa Serie A, meriterebbe sicuramente l’Europa delle grandi: nessuno come lei sa verticalizzare il gioco, correre e dare spettacolo. Forza pota! I milanisti saranno costretti, la prossima giornata, a tifare la Gobba contro la Dea. Orribile!
Sono andato a visitare Lamiera in preparazione. E’ sicuramente la più bella fiera di macchine lavoranti la lamiera: inizia a Fiera Milano in Rho mercoledì 15 maggio. Bellissima l’Arena dove converranno gli espositori che intendono sottolineare la loro presenza e i loro prodotti, formidabile l’area adibita a meeting point per le missioni estere e i giornalisti, grande la mostra su Leonardo che concorrerà a collegare i padiglioni espositivi. Sarebbe un peccato non visitarla, ricordiamoci che apre il 15 e chiude il 18.
In serie A tutte le squadre che sono in lotta per Champions e retrocessione hanno vinto: il Napoli a Ferrara scroccando la vittoria negli ultimi minuti, la Maggica al termine di una partita dominata dalla Juve nel primo tempo e dalla Roma nella ripresa. I bianconeri non hanno certo la forza – anche mentale – di qualche mese fa e paiono giocare solo per dovere; però, ad inizio partita, solo un grande Mirante ha tenuto in gioco i lupi. Poi i giallorossi si sono fatti coraggio e per due volte i gobbi sono stati trafitti. Ora in quattro squadre si giocano i due posti rimasti per la Champions: Inter, Atalanta, Milan e Roma. In fondo alla classifica di Serie A Empoli e Udinese sono andate a vincere in trasferta: ora il Genoa, raccapricciante a Bergamo, si trova coinvolto nella lotta per non retrocedere.
Che lentezza i bauscia contro il Chievo: sempre avanti al piccolo passo, erano più veloci gli Alpini durante la sfilata di Milano. Prima mezz’ora occasioni zero. I clivensi non hanno fatto nulla, si sono limitati a difendere nei trenta metri. I nerazzurri ottenevano solo valanghe di calci d’angolo sui quali svettavano i difensori veronesi. Poi, finalmente e meritatamente, su una caotica azione d’attacco Politano è riuscito a infilare l’angolo basso della rete gialloblu. Pochi palloni a Nainggolan e Icardi, bravi Cédric e Asamoh. La ripresa è iniziata con un’azione superlativa: Icardi, Nainggolan, Perisic e pallone sul palo. Il Chievo si è fatto più aggressivo; non ci si capacita del perché Spalletti tenga in panca Gagliardini. Finalmente lo ha messo e l’Inter non ha più temuto il centrocampo avversario; è entrata una delle tante bestie nere nerazzurre, Pellissier, ma il Chievo era già in dieci per l’espulsione di Rigoni. Gran tiro di Cédric che quasi abbatte la traversa, e palla a Perisic che la ribatte in rete per la gioia del popolo nerazzurro. Respira Spalletti, respirano tutti i bauscia: non è cambiato nulla ma in Serie A c’è una giornata in meno da giocare.



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