Ma allora la Maggica è veramente magica. Un attacco con Dybala, Lukaku, Abraham, Belotti spinge i giallorossi in cima alle pretendenti lo scudetto di questa stagione di Serie A. Se poi ricordiamo che in panchina siede lo Special One tutto parrebbe confluire a far dire “so finiti i tempi cupi”. Una coppia ben assortita come Dybala-Lukaku è difficile trovarla. Big Rom è il migliore nel tenere alta la squadra e smistare la palla ai compagni, nessuno meglio della Joya può approfittare delle situazioni che si creeranno e…daje Maggica. Certo deve migliorare l’impianto generale di gioco, quella vista a Verona è una squadra da parte destra della classifica di Serie A. Benissimo i ‘casciavit’. Contro il Torino hanno mostrato una velocità impressionante nella verticalizzazione del gioco e anche una buona dose di fortuna: segnare su rigore inesistente e andare in vantaggio a pochi minuti dalla fine del primo tempo è stato un gran colpo che ha messo ko un Toro che pareva aver preso le corrette misure per contrastare il diavolo.
Si vede che la campagna acquisti è stata diretta dall’allenatore, sono stati scelti gli uomini giusti per i ruoli che debbono occupare, più fisici dei partenti e sicuramente per l’Inter non sarà facile vincere, come fatto ultimamente, il prossimo derby. Intanto il Napoli prosegue, con più difficoltà del previsto, la sua marcia. Contro il Sassuolo c’è voluto un rigorino (ino,ino) per sbloccare l’incontro ma non si sono mai avuti dubbi sul successo finale. I neroverdi sono troppo Berardi dipendenti, senza di lui rischiano molto. È stata la giornata dei mini rigori. Sul primo al Milan, come già accennato, ci sarebbe molto da scrivere.
È andata bene alla Gobba. Scesa in campo tronfia per il successo del turno precedente deve ringraziare gli Dei del calcio per il pareggio. Se il Bologna non fosse stato bloccato dalla paura di vincere e fosse stato assegnato l’unico vero rigore di giornata, con espulsione del difensore bianconero, oggi parleremmo di Juve in crisi per una sconfitta pesante, non di corto muso. Alla sera del lunedì, finito l’avanspettacolo, sono scese in campo le beneamate truppe. A Cagliari i nerazzurri hanno presentato due volti. Primo tempo di grande intensità, due reti, un palo splendido di Lautaro, grande distribuzione di palle da parte di Thuram e discese incontenibili dei due esterni. Secondo tempo da bauscia: melina, tentativi di torello coi cagliaritani, inutili preziosismi.
Ciò ha portato i rossoblu al giramento di scatole rendendo così nervoso l’incontro e solo una grande reattività di Sommer ha evitato che gli isolani rientrassero in partita. Finalmente Inzaghi si è ricordato che si possono fare dei cambi e, in particolare modo, l’ingresso di Arna ha fatto sì che gli interisti potessero giocare più alti, colpire un palo con Chala e permettere a Cuadrado di sparare due lecche forti ma imprecise. Così le tre squadre più organizzate della Serie A sono a punteggio pieno, col Verona, mancano Lazio e Roma che debbono iniziare il loro campionato.