La Serie A 2021/22 andrà in scena senza il temuto “spezzatino“, ovvero le 10 partite in 10 orari diversi, spalmate dal venerdì al lunedì, si pensava necessarie per non appesantire la banda di DAZN, per non prevedere più partite contemporaneamente alla stessa ora. Ma così non sarà: durante l’assemblea dei club odierna, infatti, preso atto dell’impossibilità di evitare contenziosi proseguendo con il piano di spalmare le 10 partite di Serie A di ogni giornata in altrettanti orari diversi a partire dalla prossima stagione, la scelta è stata quella di abbandonare l’idea. Dunque gli slot dovrebbero restare quelli dell’anno scorso, con eventuale anticipo al venerdì o posticipo al lunedì sera, tre partite al sabato alle ore 15, alle 18 e alle 21, la domenica una sfida alle 12.30 e una alle 20.45, le altre tutte alle 15 con un eventuale match alle 18, anche in base agli altri anticipi e posticipi. Naturalmente poi le varie decisioni sugli orari saranno influenzate dalle necessità dei vari club di anticipare o posticipare i match a seconda degli impegni infrasettimanali nelle Coppe Europee.



SERIE A, L’ALLARME DEI CLUB: ORA DI FAR TORNARE IL PUBBLICO

Durante l’assemblea la Lega Serie A ha rilevato “uno stato di crisi non più sopportabile” dovuto principalmente dall’assenza degli spettatori e “per far partire il prossimo campionato” i club richiedono “con la massima urgenza un incontro con il Presidente del Consiglio Draghi, con il Ministro dello Sviluppo Economico Giorgetti e con il Sottosegretario allo Sport Vezzali“. Trovare “soluzioni per il danno da 1,2 miliardi subito finora dai Club” e stabilire le modalità “per il totale ritorno del pubblico sugli spalti sin dalla prima giornata della prossima stagione in piena sicurezza” è la priorità assoluta, altrimenti ci potrebbe essere il rischio di non poter iniziare la stagione. Al momento il Governo aveva già impostato la decisione, da ufficializzare, di riaprire gli stadi ai tifosi nella modalità già vista allo stadio Olimpico per Euro 2020, con il 25% della capienza degli stadi autorizzata, utilizzando il pass vaccinale come priorità per l’ingresso.

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