SERIE A, 29^ GIORNATA
29a giornata di Serie A. Juve e Milan giocano nell’ avanspettacolo del sabato contro due squadre, Sampdoria ed Empoli, che pensano di fare bel gioco e vedersela alla pari contro Gobbi e Casciavit i quali, pure in formato balbettante, sono molto più forti. Si sono viste così due partite scontate. Dopo autorete e rete iniziali, i “forti” hanno messo la partita sotto controllo, niente di eclatante ma anche senza rischi. Un poco di patema d’animo perché una sola rete di vantaggio fino all’ultimo rappresenta sempre un rischio che però non si è mai palesato. Andreazzoli e Giampaolo sono brave persone, paiono Orrico (ve lo ricordate?), pensano di poter inventare un calcio che non esiste. Con grandi calciatori che non fanno squadra non vinci, ma è peggio se cerchi di fare squadra con dei mediocri .Pioli e Allegri, ad altro livello, lo hanno compreso: difesa e contropiede e si vince.
Gli allenatori delle squadre che antepongono il bel gioco al risultato paiono quelli che in Europa non vogliono comprendere che sostenibilità ambientale, sociale ed economica o sono un tutt’uno o creano solo problematiche peggiorative. Se l’Europa, che produce “solo” il 9% dell’inquinamento del pianeta, non si rende conto che oggi la priorità è la ricerca di fonti di energia ad ogni costo, ci troveremo di fronte ad un impoverimento insostenibile del nostro tenore di vita. Aggiungiamo un esempio. Siamo un continente manifatturiero, non abbiamo esperienza nella costruzione di veicoli elettrici e, inoltre, non abbiamo i materiali per farli funzionare: litio, energia elettrica e altro.
Ammesso che l’auto elettrica sia meno inquinante di quelle a Diesel e a benzina, stabilendo date così vicine per la trasformazione della mobilità cosa succederà a tutti i fornitori che operano esclusivamente per produrre parti dei motori attuali? E i loro dipendenti? Bisognerebbe rivalutare le reali necessità e i tempi. Le decisioni vanno sempre ben ponderate e la politica dovrebbe sempre avvalersi dei consigli di chi opera sul campo. Altrimenti ci convinciamo che l’elettrico sarà il paradiso che equivale a pensare che la terra sia piatta, che i vaccini ti cambiano il dna e che l’Ucraina ha invaso la Russia.
Tornando alla Serie A, i napoletani hanno sbancato Verona dove sono apparsi insulti che, in questi momenti specialmente, qualificano in modo negativo i beceroni che li realizzano. Osimhen ha tolto subito ogni velleità alla Hellas, non era passato un quarto d’ora e già l’incontro era indirizzato. Comincio a pensare che i campani, un po’ come tutte le squadre di Spalletti, non sopportino le pressioni. Solo così si può giustificare l’insulsa gara fatta con il Milan. Se risolverà il problema psicologico si giocherà lo scudetto fino in fondo. Difficile capire Maggica e Dea: errori macroscopici nei passaggi le mettono in difficoltà con squadre, Udinese e Genoa, a loro nettamente inferiori. La Roma a Udine è andata in svantaggio e rischiato di subire un’altra rete; l’Atalanta non ha fatto, per tutto il primo tempo, un tiro nello specchio della porta avversaria. Che fosse Zapata dipendente lo si era capito, ma ora pare eccessivo. Da ammirare la grinta dei Genoani e la tecnica della squadra friulana.
Nemmeno la girandola dei cambi è parsa scuotere le due favorite, tutto è continuato come nel primo tempo, era necessaria la prodezza di qualcuno o un rigore per cambiare la situazione. La forza dei bergamaschi la si conosce, anche se da alcune giornate pare in discesa; i giallorossi meravigliano in negativo, hanno buoni giocatori ma incapacità di fare squadra. Pare la vecchia pazza Inter, alterna momenti spettacolari a cavolata tremende. Lo Special oO ne avrà lavoro da fare. Come pronosticato per permettere il pareggio ai romani c’è voluto un rigore stupidamente regalato dalla difesa Udinese. Zero a zero a Bergamo con addio atalantino alla prossima Champions, uno pari a Udine.
Torino vs Inter nella sera di Serie A. La Beneamata si giocava il campionato. Il Torino è partito con una grinta stile derby. Subito sono andati in vantaggio i granata. La grande reazione dei bauscia è stata bloccata da Berisha. Si è subito capita l’importanza di Brozovic, senza il regista la squadra ha avuto grande difficoltà a far gioco. Il pressing torinista non ha mai permesso le impostazioni dal basso, perciò agli attaccanti interisti arrivavano solo palle lunghe e casuali. I centrocampisti hanno giocato con pressappochismo, almeno per metà gara. I granata hanno reclamato un rigorino su Belotti, poteva esserci. Inzaghi ha capito di dover fare qualcosa. Infatti sono entrati Gosens e Dimarco sostituendo Perisic e Bastoni. L’Inter è parsa risvegliarsi, ha creato palle goal mai finalizzate. Tutti avanti con ripartenze pericolose del Toro. Ma l’Inter non è mai parsa la squadra del girone d’andata anche se nel recupero è riuscita a beccarsi un pareggino, buttato il derby è arrivata la notte. Lo scudetto se lo giocheranno Juve, Milan e Napoli: ho messo per prima la Juve e i motivi ci sono tutti. L’Inter curi il quarto posto.