Serie A alle prese con perdite e debiti, i numeri parlano chiaro. Come riportato da La Verità,negli ultimi tre anni tra i professionisti il rosso ha superato quota 3,5 miliardi di euro. Una situazione piuttosto delicata tanto da spingere il senatore e vice presidente del Maie, Mario Borghese, a presentare un’interrogazione parlamentare in riferimento alla Covisoc, la Consob del calcio, che recentemente ha subito una rivoluzione ai vertici.



“Ben quattro membri su cinque della nuova commissione sono giuristi e non posseggono quindi delle adeguate e specifiche competenze in materia di bilanci societari”, si legge nell’interrogazione. Poi la richiesta di chiarimenti rivolta al ministro dello Sport Andrea Abodi: esclusioni ed ammissioni dai campionati di calcio vengono valutati dal collegio di garanzia dello Sport del Coni e nella giurisdizione del Tar come giudice d’appello. Ma diversi membri della nuova commissione sono magistrati Tar, dunque collegati agli organi della giustizia sportiva e statale.



Riflettori accesi sulla Serie A

Il rischio è quello di un corto circuito nei procedimenti amministrati e di giudizio relativi agli atti adottati dalla Covisoc. Passando ai numeri della Serie A, la situazione è particolarmente delicata, considerando che l’indebitamento nel 2022 ha sfiorato i 5 miliardi con una percentuale risibile di club in utile, il 10 per cento. La Juventus ha chiuso l’ultimo bilancio con perdite per 124 milioni, in calo rispetto ai 239 dell’anno precedente. L’Inter s’è fermata a -85, ma deve fare i conti con una situazione debitoria impressionante (807 milioni), senza dimenticare i dubbi sulla continuità di Suning. A completare il quadro delle squadre sottoposte a Settlement agreement Uefa troviamo Roma e Milan. “I numeri sono impietosi”, l’analisi tranchant di Riccardo Rosa, responsabile sport di Kpmg Italia, alla Verità.

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