SERIE A, TRIPLO DERBY: TRE SETTIMANE CLAMOROSE

Il famoso proverbio recita “Aprile, dolce dormire”, ma in Serie A c’è poco spazio per il riposo. Ci si avvicina infatti alla resa dei conti, ma soprattutto si entra in un mese che vedrà ben tre derby. Infatti, in ordine cronologico, ad aprile ci saranno i derby di Roma, Torino e Milano. Un tris di stracittadine che possono valere tantissimo, dallo Scudetto alla corsa Europa. Sei squadre tra il primo e il nono posto, tre di queste attualmente a podio.



Si partirà questo weekend con il derby della Capitale per poi proseguire la settimana successiva con quello della Mole e infine il derby della Madonnina. Dunque tre derby in tre settimane che diranno molto sia sullo stato di salute delle squadre sia ovviamente su quello mentale. Partite che potrebbe valere una stagione proprio a partire dalla testa, consapevoli che una vittoria o sconfitta nel derby vale molto di più dei tre punti in palio.



DERBY DI ROMA: LA PRIMA VOLTA DI DE ROSSI

Iniziamo con il derby tra Roma e Lazio. Come spesso accade, all’interno di questa partita ci sono talmente tante storie che non si sa da quale iniziare. Proviamo a riassumere tutto guardando la classifica con le due squadre distanti sei punti essendo la Roma quinta a 52, attualmente in zona Champions sebbene l’Atalanta sesta ne ha 50 con una gara in meno, mentre la Lazio settima a 46. I bergamaschi fanno da divisore tra le squadre capitoline oltre che tra la Champions League e l’Europa League.

Sarà anche il primo derby di De Rossi sulla panchina della Roma dopo averne vissuti 31 in campo, 9 da capitano. Al tempo stesso sarà l’esordio nella stracittadina anche per Igor Tudor che da calciatore ha affrontato la Roma 8 volte senza mai segnare e si augura di realizzare la sua rete più bella direttamente dalla panchina. Inoltre, potrebbe essere l’ultimo derby per molti giocatori dal futuro a rischio come Lukaku, Zalewski e Spinazzola da una parte e Immobile, Zaccagni, Felipe Anderson, Pedro e Luis Alberto dall’altra. Ci sono tute le carte in regola per vedere un match epico.



DERBY DI TORINO: JURIC VEDE L’EUROPA

Spesso sottovalutato, il derby di Torino quest’anno più che mai nasconde ragioni di classifica più per il Torino che per la Juventus. Naturalmente la matematica è un’altra cosa e i bianconeri non sono certi nemmeno della qualificazione in Champions League ad oggi, ma teoricamente non dovrebbero esserci problemi a raggiungere la top 5 a meno di cataclismi. Il Torino invece sogna e lo fa ancora di più dopo aver vinto lo scontro diretto il Monza: ora i granata sono a -2 dal settimo posto.

Ovviamente c’è da considerare che c’è ancora una giornata prima della stracittadina con la Juventus che sfida la Fiorentina in casa mentre il Torino farà visita all’Empoli. Storicamente il derby ha rappresentato per i bianconeri una gara utile per rilanciarsi definitivamente come accaduto nel 2015 con Cuadrado, una rete allo scadere che ha dato il via alla rimonta Scudetto. Per il Torino invece è spesso stata la gara che ha tarpato le ali, non tanto a livello di punti bensì mentalmente. I granata negli ultimi anni hanno sempre sofferto sia il derby in sé che le partite successive, ma quest’anno Juric sa di poter contare su un gruppo più motivato che mai con il sogno Europa alla portata.

DERBY DI MILANO: SCUDETTO SEMPRE PIU’ PROBABILE

Infine analizziamo il derby di Milano che potrebbe avere risvolti epocali come la conquista della seconda stella neroazzurra in occasione della stracittadina. Per qualcuno un sogno, per altri un incubo. Di mezzo ci sono due partite a testa con l’Inter che affronta la trasferta di Udine e il match casalingo con il Cagliari mentre il Milan è chiamato alla partita di San Siro col Lecce e a quella fuori casa contro il Sassuolo. Man mano che ci avviciniamo alla data del derby, possiamo fare sempre più facilmente due calcoli.

Il Milan, se dovesse vincerle tutte le otto gare restanti, andrebbe 89 punti mentre l’Inter ora si trova a quota 79. Se entrambe dovessero battere le prossime due avversarie si porterebbero a 85 e 71 con 18 punti disponibili dunque un vero e proprio match point per l’Inter. Lo stesso vale se il Milan dovesse pareggiare con Lecce e Sassuolo con naturalmente una doppia vittoria interista tra Udinese e Cagliari. In sostanza, l’unico modo che ha l’Inter per vincerlo prima del derby è una doppia sconfitta o un pareggio e una sconfitta del Milan, oltre a naturalmente commettere un passo falso.