In Brasile stanno sperimentando una terapia differente per curare i malati, ovvero, quella a base di serpenti e rettili. Come riferisce France24, in un centro di cura di San Paolo alcuni medici hanno proposto di utilizzare appunto i serpenti per i pazienti affetti da autismo, facendo in modo che si crei una relazione fra i soggetti stessi e l’esterno, attraverso gli animali. A promuovere tale iniziativa vi è, fra gli altri, la terapista Andrea Ribeiro, che insieme ai colleghi si dichiara entusiasta dei risultati fin ad ora ottenuti. I bambini autistici non hanno alcun problema a interagire con i rettili, anche boa constrinctor lunghi fino a 3 metri.
Inoltre, ogni trattamento viene eseguito in una condizione di assoluta sicurezza, alla presenza sempre di erpetologi esperti, in grado di intervenire tempestivamente qualora qualcosa dovesse andare storto, cosa che fino ad oggi non è mai avvenuta. Ma come funziona questa terapia? Semplicemente il serpente viene appoggiato sulle spalle o sulle gambe dei pazienti, creando così un contatto fra autistico e animale. Il contatto con la pelle squamosa permette ai bimbi di sentirsi a loro agio, e lo sguardo dei serpenti diventa un punto di contatto importante con il mondo esterno. Ribeiro ha sperimentato anche le lucertole nelle sue terapie, ma anche tartarughe e alligatori per circa dieci anni, prima appunto di passare ai serpenti.
RETTILO-TERAPIA, PAZIENTI CURANTI CON SERPENTI: “E’ STATO DIMOSTRATO CHE…”
Il trattamento non è ancora stato omologato ma dal centro di cura di San Paolo affermano che il metodo funziona anche con persone che non hanno disturbi cognitivi: «È stato infatti clinicamente dimostrato che quando le persone entrano in contatto con gli animali, rilasciano neurotrasmettitori come la serotonina e le beta-endorfine che danno un senso di piacere e benessere – afferma Ribeiro. – Questo rilassa i pazienti e li induce a pensare in un modo diverso, rispecchiandosi in questi animali».
La dottoressa precisa: «Noi ovviamente operiamo con queste specie e lavoriamo con questa tipologia di pazienti con i permessi dell’autorità ambientale brasiliana e del ministero della salute», per poi concludere: «Questi animali non cercano attenzione come fanno alcuni mammiferi. Inoltre anche se indifferenti riescono a emanare una forma molto particolare e caratteristica di affetto e sono molto utili per alleviare le tensioni muscolari, fornendo involontariamente un massaggio».