Serve il green pass per Elezioni Comunali 2022 e Referendum Giustizia?
Tra i documenti che non dobbiamo dimenticare per recarci alle urne in occasione del Referendum sulla Giustizia e delle Elezioni Comunali 2022 c’è anche il Green pass? Per chi è obbligatorio? Una domanda tutt’altro che sciocca, visto che il certificato verde Covid è diventato per tanto tempo parte della nostra quotidianità. Anche se per questa tornata elettorale sono state previste norme anti Covid, tra queste non vi è l’uso del Green pass. Per accedere ai seggi elettorali il 12 giugno 2022 ed esercitare il proprio diritto di voto non è necessario esserne in possesso.
Questo vuol dire che possono esprimere le proprie preferenze, in relazione alle elezioni in cui sono chiamati in causa, anche coloro che non ne sono in possesso, perché non si sono sottoposti alla vaccinazione anti Covid. Ma non mancano le eccezioni. Vi sono, infatti, dei casi in cui serve il Green pass alle Elezioni Comunali 2022 e per il Referendum sulla Giustizia. A fare chiarezza in merito anche il ministero dell’Interno, recependo una circolare del ministero della Salute.
Elezioni Comunali 2022 e Referendum Giustizia: per chi è obbligatorio il green pass?
Il Green pass è obbligatorio a elezioni Comunali 2022 e ai Referendum Giustizia 2022 per i membri delle sezioni ospedaliere. Per garantire adeguate condizioni di sicurezza durante le fasi di raccolta del voto degli elettori positivi al Covid che si trovano in ospedale o a casa e di tutti coloro che si trovano in isolamento, i componenti delle sezioni elettorali ospedaliere e dei seggi speciali devono, infatti, essere muniti di certificazione verde Covid.
Lo ha stabilito la nuova circolare del ministero della Salute dal titolo “Indicazioni sulle misure di prevenzione dal rischio di infezione da SarsCoV2 per lo svolgimento delle consultazioni elettorali e dei referendum previsti dall’articolo 75 della Costituzione da tenersi nell’anno 2022“. La circolare, firmata dal direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza, richiama il decreto legge n. 41 del 4 maggio 2022 con cui si vuole salvaguardare l’esercizio del diritto al voto tramite modalità operative che assicurino la piena garanzia dello svolgimento del procedimento, nel rispetto di apposite misure di precauzione.