Servizi segreti, arriva il tanto atteso cambio di passo: anche se si tratta di nomi di cui si parlava da tempo e che non rappresentano una sorpresa per gli addetti ai lavori, il premier Giuseppe Conte ha nominato i tre nuovi vicedirettori ai vertici dell’intelligence nostrana, ridisegnandone in toto la struttura dopo la precedente designazione di Pietro Benassi quale sottosegretario con delega proprio ai Servizi segreti. Come si ricorda, proprio la delega mantenuta dal Presidente del Consiglio nei mesi scorsi aveva rappresentato uno dei punti di rottura tra il primo ministro e la quarta gamba dell’esecutivo, Italia Viva, fino allo strappo degli scorsi giorni e all’annuncio dello stesso Conte che avrebbe finalmente rinunciato alla suddetta delega.
Come accennato, i nomi dei tre nuovi vicedirettori circolavano già da un po’ anche se i decreti firmati dal Presidente del Consiglio di fatto non sono passati dal Cdm ma sono stati di fatto emanati dopo aver sentito rispettivamente il presidente del Copasir (Raffaele Volpi, in quota Lega), il generale dell’Esercito, Gianni Caravelli (Aise) e il prefetto Mario Parente per quanto riguarda invece l’Aisi. Insomma, dopo otto mesi è arrivata la firma sui decreti che nominano così Luigi Della Volpe e Carlo Massagli all’Aise (Agenzia di Informazioni per la Sicurezza Esterna) e di Carlo De Donno invece all’Aisi, l’ex Sisde, ovvero l’Agenzia di Informazioni per quanto concerne l’ambito della Sicurezza Interna.
SERVIZI SEGRETI, ECCO LE NOMINE DI CONTE: IL PROFILO DEI 3 VICEDIRETTORI
Ma quali sono i profili dei tre nuovi direttori dei Servizi segreti italiani? Come spiegato nelle ultime ore da alcuni commentatori, si tratta di tre figure di cui si vociferava già da tempo -in attesa appunto della firma dei relativi decreti- oltre che nomi con un’esperienza pregressa nella Guardia di Finanza (è il caso di Luigi Della Volpe) e nella stessa agenzia come caporeparto, nella Marina (ovvero l’ammiraglio Carlo Massagli, già consigliere militare di Palazzo Chigi) e nei Carabinieri come Carlo De Donno che aveva svolto il ruolo di caporeparto in Aisi. Tra l’altro proprio all’Aise la ‘casella’ di vice era stata liberata da Gianni Caravelli, generale dell’Esercito e nuovo numero uno, mentre l’altra poltrona di vicedirettore era presieduta da Giuseppe Caputo che, come è noto, dallo scorso luglio è approdato al Gruppo San Donato di Milano; all’Aisi invece il posto vacante era stato lasciato da Valerio Blengini a partire dallo scorso 1° dicembre.
Come accennato, si tratta di tre profili che godono della piena fiducia del premier e con alle spalle una lunga esperienza nei ranghi dell’intelligence, sia sul fronte interno sia esterno: come ad esempio il casertano Della Volpe, che come ricorda il Sole 24 Ore ha operato nel campo del controspionaggio e della controproliferazione, mentre per quanto riguarda De Donno, originario del Leccese, vanta una carriera ventennale nel campo sin da quando esisteva ancora il Sisde, senza dimenticare l’esperienza nel Raggruppamento Operativo Speciale (ROS) nell’antiterrorismo e poi nell’Arma dei Carabinieri. Infine, l’ammiraglio Massagli (pure lui pugliese, ma originario del Tarantino), specialista in guerra elettronica, ha avuto già delle precedenti esperienze ‘governative’ in quanto è stato consigliere non solo nei due esecutivi guidati dal conterraneo Conte, ma anche col suo predecessore a Palazzo Chigi, Paolo Gentiloni.