LA LEGA RILANCIA L’IDEA DELLA LEVA OBBLIGATORIA IN ITALIA: COSA POTREBBE CAMBIARE

Un servizio militare obbligatorio ma di 6 mesi, su base regionale e con servizi di aiuto alla comunità, dalla protezione civile fino al pronto soccorso: questo prevede il progetto di legge della Lega che a breve potrebbe sbarcare in Parlamento per reinserire la leva universale obbligatoria, con modalità e regole assai diverse però dal passato (ricordiamo che il servizio militare non è più obbligatorio in Italia dal 2005). L’annuncio è stato fatto oggi domenica 12 maggio 2024 dal vicepremier Matteo Salvini ospite dell’Adunata Nazionale degli Alpini a Vicenza, assieme al Governatore del Veneto Luca Zaia e al Ministro della Difesa Guido Crosetto, quest’ultimo parso piuttosto contrario all’ipotesi in cantiere del Carroccio.



«La Lega ha quasi concluso la stesura di un progetto di legge per reintrodurre una leva universale, sei mesi obbligatori per ragazzi e ragazze, a servizio della comunità, su base regionale»: così Salvini anticipa come il ritorno del servizio militare obbligatorio possa essere una grande forma di educazione civica. Il progetto infatti prevede servizi come il salvataggio, il pronto soccorso, la protezione civile e anche la protezione dei boschi: altra novità della potenziale “mini-leva” è la durata, solo 6 mesi e senza più trasferimenti in tutt’altra parte del Paese. Come spiega ancora il ministro dal raduno degli Alpini, «uno di Udine andava a Bari, e quello di Bari lo mandavano a Udine, dovendo lasciare studi e lavoro. Non sarà più cosi, si farà vicino a casa. Spero che anche la altre forze politiche appoggino la proposta».



SERVIZIO MILITARE OBBLIGATORIO: LA PROPOSTA DI SALVINI, LA FRENATA DI CROSETTO

La proposta di legge è ancora in fase di preparazione ma per la prima volta dopo diversi mesi di “silenzio” sul tema Salvini ha riproposto una modifica delle leggi sulla leva puntando ad un servizio militare obbligatorio decisamente diverso da quanto l’immaginario comune possa attendersi. Una sorta di “mix” tra una leva militare e un servizio civile, con costi ridotti essendo su base regionale e con una durata non maggiore a 6 mesi.

Alla proposta della Lega non corrisponde per il momento una piena concordia nella maggioranza, specie con il Ministro della Difesa Guido Corsetto che sempre dall’Adunata degli Alpini manifesta un parere diverso: «Le forze armate non possono essere pensate come un luogo per educare i giovani, cosa che deve essere fatta dalla famiglia e dalla scuola. Le forze armate servono per fare professionisti, che difendono le istituzioni e la pace. Il servizio civile universale non è una cosa che riguarda le forze armate». Al Ministro della Difesa fa eco anche il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi che alle agenzie conferma la contrarietà ad un progetto di leva obbligatoria universale, sebbene di soli 6 mesi: «non è e non potrà mai essere uno strumento per educare i giovani». Al contempo, conclude Lupi, la situazione geopolitica internazionale impone una riflessione sulla carenza condivisa sul piano militare: «manca una difesa comune europea. In un contesto assoggettato a minacce, l’Unione Europea è chiamata a impegnarsi maggiormente in questo campo».