La Setta Cristiana contro il governo inglese

Una Setta Cristiana inglese, la chiesa di Plymouth Brethren, è finita al centro di un controverso caso legale contro il governo britannico. Tutto origina da un’altra causa legale che starebbe correntemente interessando il governo inglese, contro le aziende Sante Global e Sterilab che nel corso della pandemia hanno vinto diversi appalti statali per la fornitura di test per il covid e dispositivi di protezione individuali.



La setta cristiana in questione, infatti, vive in un regime di completo isolamento dal resto del mondo e le due aziende funzionavano da tramite per la fornitura agli adepti della setta di test e dispositivi. Il Dipartimento della Sanità e dell’Assistenza Sociale della Gran Bretagna, secondo quanto riferisce il quotidiano inglese The Times, avrebbe reciso il contratto per la fornitura di 68 milioni di test per via di informazioni fuorvianti sulle condizioni dei lavoratori delle aziende (dislocate in Cina). Ora però, i dirigenti di Sante e Sterilab, che sono anche esponenti all’interno della Setta Cristiana, chiedono allo stato un rimborso per le spese sostenute per i test, oltre al risarcimento dei danni derivanti dalla recisione, a loro dire “ingiustificata” dei contratti di appalto.



I legami tra la Setta Cristiana e le due aziende

La situazione che sta interessando la Setta cristiana, Sante, Sterilab e il governo inglese sembra essere, insomma, parecchio più ampia. La condizione dei lavoratori, infatti, secondo il governo sarebbe quella di una “ripetuta e sistematica” inosservanza delle leggi cinesi sul lavoro, che avrebbero portato a bloccare i 100 miliardi di sterline in ballo per il contratto di fornitura.

Inoltre, quello che riguarda le due aziende collegate alla Setta Cristiana sarebbe solamente di uno dei contratti che le stesse hanno stipulato con il governo, e il quotidiano inglese ha verificato un totale di 2,2 miliardi di sterline ricevuti nel corso della pandemia. Parte di questi sarebbero conferiti ad altre aziende, diverse da Sante e Sterilab, tutte comunque in qualche modo collegate alla Setta Cristiana. Quest’ultima, infine, dall’inizio della pandemia avrebbe conosciuto un ampio aumento delle entrate, quantificate in donazioni, portando il quotidiano a supporre un collegamento tra la Setta e il governo, come anello di congiunzione per tutte le aziende.



Tuttavia, evidenzia ancora il Times, non vi sono effettive prove che possano dimostrare la colpevolezza della Setta Cristiana in tutta questa storia delle forniture. Gli esponenti di questa, intervistati, hanno rigettato le accuse, sostenendo che non abbiano nessun controllo sugli affari che gli adepti intratterrebbero con l’esterno. “Come qualsiasi altro gruppo religioso, molti dei nostri membri gestiscono le proprie aziende e queste organizzazioni sono separate dalla chiesa. Qualsiasi accordo contrattuale tra il governo e queste imprese indipendenti è completamente estraneo alla Chiesa”, ha commentato un portavoce della Setta Cristiana.