Da sempre Marte, il “pianeta rosso”, genera interesse e curiosità, da farci su film e romanzi, tanto da rendere i suoi abitanti, i “marziani”, sinonimo per eccellenza delle creature aliene che vengono dallo spazio. Negli ultimi decenni però l’esplorazione spaziale ci ha fatto fare passi da gigante, e ci ha fatto scoprire che Marte ha molte similitudini con la Terra, come anche moltissime, cruciali, differenze. A oggi, in ogni caso, Marte è l’unico mondo oltre alla Terra sul quale l’uomo sta pensando di posare piede.
Per dirla con Schiaparelli, lo scopritore dei canali marziani, Marte è «un mondo di cose nuove», alcune già scoperte e molte altre ancora da rivelare. A Schiapparelli è ispirato il titolo della mostra attorno a cui è allestita la quarta edizione della Settimana dell’Astronomia 2023, in calendario dal 17 al 22 aprile.
Una Settimana – organizzata da Fondazione Lombardia per l’Ambiente in collaborazione con Associazione Euresis e INAF Osservatorio Astronomico di Brera – che quest’anno viene interamente dedicata alla scoperta della storia di Marte, come fosse una vera esplorazione del pianeta, dei suoi segreti anche più drammatici, attraverso il contributo di scienziati ed esperti. L’evento, completamente gratuito, si articolerà infatti in diverse iniziative di carattere scientifico e divulgativo, rivolte in particolare alle scuole secondarie di I e II grado, agli appassionati e al grande pubblico. A partire, appunto, dalla mostra “MARTE. Un mondo di cose nuove”, realizzata dall’Associazione Euresis e che verrà allestita dal 17 al 22 aprile negli spazi dell’Auditorium del Centro Studi e Formazione Ambientali di Seveso (MB), con possibilità di visita guidata per le scuole.
Aiutati da pannelli descrittivi, fotografie e modelli interattivi, i visitatori potranno addentrarsi nella bellezza, talvolta familiare e talvolta totalmente aliena, dei paesaggi marziani, accostarsi al fascino e insieme alla pericolosità del suo ambiente, del suo suolo, cielo e aria. Si potrà conoscere la sua storia così particolare, e la sua insospettabile gloria passata, guardando ai tentativi compiuti per comprendere i suoi misteri, dai primi telescopi fino ai rover che ne solcano il suolo, uniche presenze che animano la sua superficie desertica. Entrando in questa mostra si potranno infine scoprire i passi che porteranno l’uomo alla prossima frontiera dell’esplorazione spaziale: abitare su Marte.
Insieme alla mostra verranno proposte al pubblico alcune conferenze che vedranno come relatori alcuni tra i principali studiosi di Marte e dello spazio che circonda il nostro pianeta. “Marte aspettaci… quasi ci siamo”, è il titolo dell’intervento a cura di Amalia Ercoli Finzi, Professore Onorario Politecnico di Milano, in programma lunedì 17 aprile; mercoledì 19 aprile si terrà invece l’incontro “Da Brera a Marte: Giovanni Schiaparelli esploratore del pianeta rosso” con Agnese Mandrino, responsabile dell’Archivio storico dell’Osservatorio astronomico di Brera di Milano. Sono invece pensate per le scuole secondarie di I e II Grado le conferenze del mattino di martedì 18 e di giovedì 20 aprile. “Verso Marte e ritorno. La missione Mars 2020 e la campagna Mars Sample Return” è il contributo che verrà fornito da Marco Dolci, Lead Robotics Systems Engineer presso Autonomous Systems Division – NASA’s Jet Propulsion Laboratory – CalTech; mentre Giorgio Baiocco, Professore di Fisica medica e radiobiologia, dell’Università di Pavia, focalizzerà il suo intervento attorno al tema “Destinazione Marte… ma le radiazioni?”. Grazie alla collaborazione con l’Osservatorio astronomico di Brera, sarà possibile anche osservare il cielo presso la sede di Merate dell’Osservatorio astronomico di Brera.
«Bellezza e stupore: sono questi i due cardini che ispirano Fondazione Lombardia per l’Ambiente nella sua attività di ricerca e divulgazione scientifica e culturale. Da qui nasce l’idea anche della Settimana dell’Astronomia, che focalizza in particolare l’attenzione sul pubblico delle scuole, a noi particolarmente caro, per comunicare la bellezza del creato e del cosmo, e il mistero che si nasconde dietro questi temi», spiega Fabrizio Piccarolo, Direttore di Fondazione Lombardia per l’Ambiente. «Per questo abbiamo coinvolto alcuni dei massimi esperti in questo settore, dalle università fino a INAF ed Euresis: a loro va il mio ringraziamento, per l’impegno nella realizzazione di contenuti di primissimo livello, resi accessibili a tutti, aprendo ancora una volta la porta della conoscenza del mondo».
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