Tra le pagine di Nuovo, il buon Francesco Fredella ha intervistato Settimio Colangelo, giovane agente dei vip che ha avuto modo di seguire anche Pamela Prati. L’uomo ha svelato dettagli inediti che solo chi ha avuto modo di conoscere la showgirl, poteva realmente sapere. “Per tre anni ho fatto da agente a Pamela. Sono stato l’unico di cui molte produzioni tivù si fidavano quando la proponevo. Credevo che fosse un’amica, ma ha approfittato di me”, svela Settimio. Nel frattempo, anche il matrimonio con Mark Caltagirone è stato annullato e il profilo fake dell’imprenditore italo-albanese, ha comunicato la rottura. Tanti i dubbi, molte le preoccupazioni. Un vecchio amico di lei come Cristiano Malgioglio è stupito: “Pamela è buona. Perché non esce da questo incubo? Non capisco cosa sia accaduto, ma deve avere coraggio”. Colangelo ha avuto modo, tramite le pagine del settimanale, di rincarare la dose. “L’ho conosciuta a un evento in Puglia”, spiega. Per l’esattezza, erano all’inaugurazione di un Bingo a Monopoli ed a quanto pare, il “vizio” del gioco potrebbe entrarci seriamente qualcosa…
Ex Manager di Pamela Prati: “Si è approfittata di me!”
Alla domanda: “Ti risulta che a Pamela Prati piacesse giocare?”, la risposta lascia stupiti: “Posso dirvi che di sera la lasciavo in una strada di Roma che mi indicava dicendo che lì vivevano le sorelle. Poi ho scoperto che c’era il bingo”. Dopo essersi conosciuti, sono passate alcune settimana fino a quando, lei gli ha chiesto di diventare il suo agente. “Se eravamo amici? Sì! Lei ha trovato in me una persona che era anche un amico: passavamo il tempo insieme a Roma, nei migliori ristoranti. E con me una donna non ha mai pagato”. Nel periodo in cui lavorano insieme, è Settimio a pagare le cene di Pamela Prati. “Si spostava solo con auto a noleggio. Ho scoperto che chiamava i miei autisti anche per i suoi spostamenti personali, senza che ne sapessi nulla. E ho dovuto pagare pure quelli: migliaia di euro”, rivela ancora. Poi aggiunge: “Per il suo compleanno mi aveva chiesto un vestito, ma poi ha preferito soldi in contanti. Era una bella somma…”. Il manager ha poi deciso di non seguirla più: “Viaggiava solo in auto, niente treni o aerei: e io pagavo. Mi sono reso conto che faceva pagare a me anche i viaggi personali. Ho speso migliaia di euro”.