Una vera e propria “clinica degli orrori” sarebbe stata scoperta a Roma dopo la denuncia di una donna che dichiara di essere rimasta sfigurata dopo un intervento di blefaroplastica presso un centro estetico rivelatosi abusivo. L’esposto avrebbe dato impulso alle indagini portando i Nas a svelare una situazione sconvolgente: all’interno dello studio, un medico avrebbe operato quotidianamente sottoponendo pazienti a interventi di chirurgia estetica senza autorizzazione e in ambienti in pessime condizioni igienico-sanitarie.
Le fotografie mostrate da La vita in diretta, all’esito dei rilievi condotti dai Nas, mostrano protesi per il seno tra i rifiuti, alcune adagiate su una scrivania, una sull’altra, vicino ad un computer. Nell’ambulatorio, inoltre, contenitori colmi di spazzatura e strumenti non disinfettati, bisturi sporchi e garze insanguinate lasciate per terra. La paziente che ha denunciato, riferisce il programma di Alberto Matano, avrebbe riportato un danno permanente a un occhio e non si esclude che altre persone possano aver subito gravi danni a seguito delle operazioni condotte all’interno del centro estetico clandestino. Il medico risulterebbe indagato.
Centro estetico abusivo a Roma, la scoperta dei Nas dopo la denuncia di una paziente
La denuncia della paziente avrebbe fatto scattare le indagini e la perquisizione dei Nas, al cui esito sarebbe emersa una situazione sconvolgente. La donna si sarebbe sottoposta a un intervento di blefaroplastica e ora avrebbe “un occhio aperto e uno chiuso” proprio per i danni dovuti all’operazione. Una procedura che sarebbe stata eseguita da un medico senza autorizzazioni e in un contesto di precarie condizioni igieniche.
All’interno dello studio, i Nas avrebbero scoperto elementi utili all’inchiesta e avrebbero trovato ambienti sporchi e protesi accatastate su una scrivania in mezzo ad altri oggetti e rifiuti. L’inchiesta avrebbe portato a galla anche altro: sarebbe emerso che gli strumenti usati per operare non sarebbero stati disinfettati e gli inquirenti avrebbero inoltre repertato garze insanguinate, pareti e pavimenti sporchi. Nel centro estetico abusivo anche bisturi usati e una barella sulla quale, quotidianamente, sarebbero stati eseguiti interventi di chirurgia estetica senza il minimo rispetto delle norme. Tra il materiale sequestrato, anche timbri finti intestati a un collega del medico, secondo l’ipotesi utilizzati per prescrivere farmaci e certificati medici. La donna che ha sporto denuncia sarebbe arrivata al centro in questione su consiglio di un amico e, per l’intervento di blefaroplastica che poi le avrebbe causato seri danni, avrebbe pagato una somma di 1.500 euro.