Il sindaco di Trieste minacciato dai no green pass nei loro canali Telegram per dichiarazioni che non ha mai rilasciato. Ha dell’incredibile quanto accaduto a Roberto Dipiazza, finito nel mirino della parte più violenta del movimento che protesta contro il Certificato Verde. Tutto è partito all’interno della chat “Basta dittatura! Proteste” aperta dopo la chiusura avvenuta a fine settembre da parte della Polizia postale di quella omonima. Questo canale serviva solo a coordinare le manifestazioni, ma a fronte dello stop all’altra chat, è diventata nel tempo uno sfogatoio di violenza solo verbale per ora e per fortuna.



Stando a quanto ricostruito da Wired, ieri un utente ha pubblicato un articolo di Imola Oggi in cui si sostiene che il sindaco di Trieste abbia paragonato i no vax ai disertori di guerra. Ma si tratta di una fake news, perché quelle dichiarazioni non sono state rilasciate da Roberto Dipiazza, bensì da Michelangelo Agrusti, presidente di Confindustria Altoadriatico. La stessa Imola Oggi ha poi corretto l’articolo con la giusta attribuzione.



MINACCE CHOC AL SINDACO DI TRIESTE (PER “ERRORE”)

Il post però nel frattempo aveva già innescato la violenza verbale di alcuni utenti, peraltro sulla base di informazioni false. Un utente ha provato a far notare l’errore pubblicando un lancio dell’Ansa che faceva chiarezza su chi aveva rilasciato quelle dichiarazioni. In ogni caso Michelangelo Agrusti aveva espresso un concetto differente in merito ai no vax. “Se questa è una guerra, questi sono dei disertori. Non dobbiamo fucilare nessuno, ma dobbiamo far pesare la loro diserzione”. Intendeva, quindi, alludere ad eventuali restrizioni. Un pensiero condivisibile o meno che però non giustifica la reazione violenta che si è registrata sul canale Telegram dei no green pass.



Sono partite minacce a dir poco scioccanti: “Se lo becco in strada lo sfiguro con l’acido solforico”, ha scritto un utente che ha poi eliminato il suo account. “Hai ragione dovremmo tutti dotarci di bottigliette di acido esattamente come la polizia ha in dotazione gli spray urticanti”, ha aggiunto addirittura un altro. Quel che ha detto invece il sindaco di Trieste è che la città rischia la zona gialla per l’aumento dei contagi, ma questo evidentemente poco importa ai violenti del web.