Ben venga Maggio e il gonfalone amico, ben venga primavera, / il nuovo amore getti via l’antico nell’ ombra della sera, nell’ ombra della sera… / Ben venga Maggio, ben venga la rosa che è dei poeti il fiore, / mentre la canto con la mia chitarra brindo a Cenne e a Folgore, brindo a Cenne e a Folgore…



Chissà quante volte, dopo aver ascoltato per l’ennesima volta la Canzone dei dodici mesi del grande vecchio Guccini, vi sarete chiesti, cari lettorastri (amici lettori dei ComicAstri) il significato di questa strofa. Ve lo sveleremo, così che possiate passare una serena giornata. Ma solo se ci seguirete fino alla fine del nostro pezzo. La pazienza è l’arte del sapere aspettare…



Nel frattempo, cosa raccontarvi per tenere botta alla guerra e alle novità di una vita ristabilitasi all’insegna del no pass?

Viviamo ormai in un mondo nel quale a farla da padrona è l’eccezione, comanda irregolarità, svillaneggiano le stravaganze, e le bizzarrie non si contano più. Stranezze spesso ignorate dalla maggioranza silenziosa. Sapevate, ad esempio, che dopo una settimana di pioggia può cominciare a germogliare dell’erba sulla lana di una pecora? E che l’albinismo talvolta colpisce anche le piante? Vi sareste mai immaginati che in molti paesi dell’Africa (ma anche del Sudamerica e dell’Asia) non è possibile gettare la carta igienica nel water? E che tra le abitudini consolidate in Turchia, vi è quella di portare sempre un accendino in tasca, che si sia fumatori o meno? Potremmo continuare pressoché all’infinito, solo a ricontattare il nostro amico Zingarelli, ma tant’è…



Una delle patrie dell’eccentrico è sempre stata sicuramente Hollywood. E a tal proposito, ha fatto notizia sui giornali il clamoroso ritorno di fiamma di due tra i bellissimi dello star system americano, i quali, dopo aver girato per ben diciotto anni un’infinità di partner, si sono re-innamorati come due teneri piccioncini. E siamo certi che Jennifer Lopez e Ben Affleck torneranno a dirsi sì davanti a qualche giudice di pace. O forse meglio, al cospetto di uno sciamano lakota, se la moda del momento li indurrà verso un tale “patto di sangue”.

Anche il loro contratto prematrimoniale, mai smentito dai due, e perciò da ritenersi in via di stipula, lascia parecchio spazio alle fantasie: JLo avrebbe preteso una quantità minima di prestazioni sessuali, nella misura di quattro a settimana. Un presupposto che pone il futuro marito (un Batman sul set, ma a questo punto un “prestante” supereroe nel mostrar ciò che in camera si puote) in una condizione di impegno continuo nei confronti della propria consorte. Dove troverà il tempo di girare nuove pellicole, con scadenze sessuali così serrate? E ancora: come saranno collocate le attività erotiche nel planning settimanale? Un giorno sì e uno no? Quattro giorni di fila e tre di riposo? Sono previste doppiette calienti oppure si opterà per una modulazione più regolare? Domande che probabilmente resteranno senza risposta alcuna, a meno che qualche domestico non ci metta occhi e orecchie.

Di questo passo, non ci vorrebbe niente ad immaginare un focoso Tom Cruise chiedere alla nuova fidanzata (pare si chiami Hayley Atwell) di poter esercitare non meno di cinque mission impossible settimanali, giusto per superare in… generosità l’esimio collega Affleck.

E neppure fantasticare su un Brad Bitt che sbaraglia la concorrenza di cui sopra, cimentandosi con la nuova fidanzata (la cantante svedese Lykke Li) in un debordante “Ocean thirteen”.

Quanto all’Italia, il campo attoriale non lascia troppo spazio all’immaginazione, dal momento che il più bello di tutti, Raul Bova, si è prestato, sotto lauto compenso, al sacerdozio, mettendosi le vesti dell’erede di don Matteo. E se qualche spiraglio di eccentrica sessualità ce lo regalasse la politica?

E dunque… cosa potrebbe chiedere Giuseppe Conte alla sua compagna Olivia Paladino? Magari di “scrivere insieme”, due o tre volte a settimana,  una serie di Dpcm a coniugare eleganza, frequenza e… concretezza?

Perché non immaginare del tutto scontata la promessa di Matteo Salvini alla sua Francesca Verdini: non sarà poi così difficile farle capire, senza troppi giri di parole, che quando gli attributi ci sono, occorre metterli in mostra.

Infine, continuando a fantasticare, neppure Giggino Di Maio davanti alla fidanzata Virginia Saba farebbe una brutta figura: “Te la faccio vedere io: ti porto al San Paolo, lì sono di casa. E poi: sia quel che sia! Ma ti assicuro, anche in trasferta non sono male!”

Giunti sin qui… non vi sarete mica dimenticati della citazione gucciniana? Sappiate comunque che il famoso testo contiene un edonistico invito a godere dell’amore e della giovinezza, un caloroso incitamento alla gioventù femminile tutta, affinché non sia crudele e si conceda con prospettiva analoga a quella di altre liriche dell’Umanesimo (dello stesso Poliziano e di altri, incluso Lorenzo il Magnifico).

P.S. Lo Zinga sarebbe orgoglioso di noi!

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