Secondo una teoria poco in voga, ma che sprizza saggezza da tutti i pori, le vacanze sono quella frazione infinitesimale di tempo che intercorre tra l’attesa dell’inizio e il rimpianto della fine; non dovremmo perciò perdere tempo per parlare di una “cosa” così fugace che dura meno di un post di Chiara Ferragni su Instagram, ma tant’è. Ci si siede davanti al pc quel tanto che basta per avere un’idea che serva a buttare giù queste note sciamannate e… s’ode a destra una voce di tromba: “Di che parliamo, che siamo già al 14 di luglio?”.



A sinistra risponde uno squillo: “Ho un’idea originalissima: parliamo di vacanze!”, e il gioco è fatto. Anche quest’anno siamo tutti ingaggiati: noi in scrittura e voi in lettura, cari sparuti e azzanzarati fruitori di questa rubrica.

Resta da chiedersi: quest’anno… che vacanze saranno? Le solite? Meglio tutti al mare? Oppure a ossigenarci in montagna, che i tessuti si rigenerano e tengono lontano il Covid maledetto? Niente di tutto ciò, amici. Nell’epoca del distanziamento sociale, quasi per una sorta di pena del contrappasso, sarà per i tutti (escludendo Cavalli, Briatore e pochissimi altri) un turismo di… prossimità. Che, oltre a proteggere la salute degli italiani, darebbe una mano e sostenere l’economia del nostro Paese, lui per davvero indebolito da mesi di latitanza dei suoi concittadini. Un modo di viaggiare che suggerisce destinazioni vicine a casa e poco affollate. Noi suggeriamo qualche meta (dalla più a buon mercato a quella più esclusiva), ma siamo certi che ogni regione pulluli di siffatte proposte.



Prossimità 1: inchiostro a fiumi. Organizzata dall’associazione culturale Un fiume di parole, questa vacanza abbina il classico tour fluviale sul fiume Adda al piacere della cultura. Due le varianti: chi sceglierà il battello “Adda Negri”, sarà allietato nel transito acquatico dalla lettura delle poesie della famosa scrittrice italiana; coloro i quali opteranno per il battello “Hans-Georg Gaddamer”, si immergeranno in un tour all’insegna della filosofia, arricchito da pagine significative (per i più audaci anche in lingua originale) scelte tra opere del calibro di La dialettica di Hegel, Ermeneutica e metodica universale o Il movimento fenomenologico“. Diremmo “da leccarsi i baffi”, se non ci fosse di mezzo il piacere dell’ascolto.



Prossimità 2: aglio Oglio e … Un weekend all’insegna della buona cucina? Il fiume Oglio ed il peschereccio “sOGLIOla” fanno al caso vostro. Gli ospiti, fatti accomodare a un’accogliente tavolata, vivranno la suggestione di un comodo desco sul quale sfileranno le prelibatezze locali; tre giorni consecutivi senza soluzione di continuità, se non per (brevi) momenti di riposo (micro-penniche sul vostro triclinio in memory foam cronometrate dal comandante nonché chef di bordo) e qualche doveroso meeting (in solitudine, ovvio) al bagno. Ci si siede il venerdì a Ponte di Legno (partenza a mezzogiorno, in tempo per il classico brut con stuzzichini) e si va avanti fino a Viadana, dove il fiume sfocia nel Po, ed il cotechino si getta nei vostri palati, a colpi di lambrusco doc. Colesterolo non ti conosco!

Prossimità 3: a Tirso nudo. Amanti della Sardegna eccoci qua. Bando alle ciance e subito un consiglio: quest’anno scordatevi la Costa Smeralda. Come succulenta alternativa, una ben più accattivante vacanza-avventura, che prevede la discesa in canoa, con tenda e zaino a portata di remo, del fiume Tirso. A torso nudo! Immaginatevi la bellezza di poter vogare tutto il giorno, per poi accamparsi la sera sulle rive del fiume più importante della Sardegna. Lungo i suoi 152 km che portano al golfo di Oristano avrete così la fortuna di scoprire borghi incantevoli come Buddusò (con i suoi tipici templi buddhusisti e la fabbrica della birra Buddweiser, che chissà perché sta lì, alla faccia della locale Ichnusa), Benetutti (frazione dove l’ultimo medico di famiglia ha dato le dimissioni spontaneamente nel 1872) e Bidoni (il Comune con il più alto tasso di produzione di rifiuti solidi urbani, la cui squadra di calcio, allenata da un cugino di terzo grado di Christian Brocchi, non vince una partita dal 1958).

Prossimità 4: Arno Schwarzenegger. Il lockdown vi ha reso meno snelli (eufemismo)? Ha fatto intorpidire i già flaccidi tessuti corporei? Siete diventati incontrovertibili pantofolai? Cercate una riscossa, che possa smuovere l’orgoglio sopito ma soprattutto i muscoli? Allora questa proposta fa al caso vostro. Con il patrocinio della regione Toscana che ha trovato come sponsor l’ex culturista ed oggi governatore della California Arnold Schwarzenegger, sarete ospitati sulla StARNOcleidomastoideo, una zattèstra (imbarcazione simile a un’enorme zattera, ma equipaggiata come una modernissima palestra): pensate, in una sola settimana, remando e vogando per tutti i 241 km di lunghezza dell’Arno, avrete la possibilità di riprendere la forma perduta. Tartaruga addominale e bicipiti d’acciaio compresi. Prezzi comparabili al chilometraggio ad alla fatica fatta.

Prossimità 5: in giro per un bel Po. Si tratta di una vera e propria vacanza…fluviale. Non solo perché consente di scoprire il fiume più lungo d’Italia, ma anche per la sua lunghezza; no, non del Po, stiamo parlando della sua durata: ben 40 giorni di crociera! Per gli amanti del genere è la proposta più lussuosa. A organizzarla è la Coast to coast Crociere, che dispone di un’imbarcazione d’eccellenza, la Coast un Po, a bordo della quale sarà possibile visitare e navigare anche gran parte degli affluenti. Abbordabilissimi gli attracchi lungo il corso del fiume, un po’ meno i prezzi: una crociera riservata ai soli clienti affluent, cioè quei riccozzi ai quali “affluisce” molto molto cash. Se per caso avete recentemente vinto una somma cospicua alla lotteria, fatevi avanti senza temere. E buona prossimità a tutti!