Che settimana, la scorsa settimana, ragazzi! Una notizia bomba dietro l’altra. A partire dai deflagranti risultati delle elezioni Ue. Anzi, potremmo spingerci a dire: elezioni Uè che ribaltone! La Lega di Salvini con il 34% abbondante di consensi ha schienato i Cinquestelle, fermi al 17%, umiliati come quando nel wrestling il campione immobilizza il suo avversario a terra. Il povero Gigi Di Maio non si è ancora ripreso e giace riverso sul ring in attesa di capire come scenderne (o meglio, come rimanerci). A chiunque lo incontra per strada, il mantra è irrimediabilmente uguale a se stesso: “Ah, se avessimo votato online sulla piattaforma Rousseau, l’esito sarebbe stato ben diverso! I realistici sondaggi di Casaleggio parlavano di un Movimento 5 Stelle al 96,4%, con la Lega all’1,78% e gli altri partiti insieme all’1,82%”. Sconsolato di fronte a tanta débacle, l’hanno visto mettersi in fila davanti a un ufficio postale, intenzionato a presentare regolare richiesta per il reddito di cittadinanza.



Ma vogliamo fermarci qui? Certo che no! Ne avremmo da riempire schermate e schermate online del nostro Sussi, ma non possiamo certo monopolizzare tutto lo spazio gentilmente concessoci dal Direttore. Quindi ci limitiamo a commentarne tre, degne di entrare nel nostro personalissimo TgComic24 di questa settimana.

Inter o Junter? L’Inter e Conte, Conte e l’Inter. Un matrimonio che s’aveva da fare? Solo la dea Eupalla ce lo dirà! Ma se le tifoserie rimangono perplesse (da Torino gli ultras lanciano strali e maledizioni, da Milano fanno gli scongiuri, temendo un Lippi-bis), le società viaggiano d’amore e d’accordo. Infatti, mentre i bauscia si accingono a concludere il… reclutamento gobbo (dopo Marotta e l’ex Ct, in arrivo anche Barzagli – come secondo? – e Dybala, in uno scambio con l’ex capitano Wandanara Icardi), anche sotto la Mole qualcosa si muove, se è vero, come pare, che il nuovo nome dell’Allianz Stadium sarà San Bosco (in onore del grande salesiano, è vero, ma anche del santo, Siro, a cui è intitolato lo stadio nerazzurro), mentre la zona dove sorge lo Juventus Training Center, chiamata Continassa, cambierà nome in Mourinhassa. Andiamo verso un “derby d’Italia” Junter-Intentus? Ma Moggi, allora, da che parte starà?



Rapina con il chupa-chups. È successo in una gelateria a Roma. Un rapinatore, approfittando dell’assenza della cassiera, si è intrufolato nel locale e ha provato a premere i tasti della cassa nella speranza di aprirla. Dopo essere stato scoperto dalla stessa cassiera, il malvivente l’ha minacciata, estraendo dalla tasca un chupa-chups con un ago legato all’estremità. Che voleva fare, cucirle dolcemente la bocca? Solo il provvidenziale intervento di un passante ha evitato il peggio: con un lecca-lecca da 3 chili, a forma di martello di Thor, ha colpito alle spalle il rapinatore e poi, una volta caduto a terra, lo ha incollato al pavimento con una grossa gomma da masticare e gli ha legato mani e piedi con una rotella di liquirizia. Non avendo il cellulare a portata di mano, l’eroe misterioso si è schiarito la voce con una caramella balsamica e ha chiamato a squarciagola la Poliziaaaaaaaaaa!!!! Nonostante il commissariato fosse distante un paio di chilometri, la volante è arrivata al volo. Forse perché la scena del crimine si è svolta in una gelateria, il misterioso eroe non ha avuto difficoltà alcuna a mantenere l’anonimato, rientrando tranquillamente nel suo… cono d’ombra.



Carta canta… Il cantante Marco Carta è stato arrestato per furto aggravato alla Rinascente di piazza del Duomo a Milano. Stava uscendo dal grande magazzino con sei magliette del valore di 1.200 euro a cui aveva tolto l’antitaccheggio, ma non la placchetta flessibile che ha suonato all’uscita. Carta ha anche cercato di scartare i controlli, ma la Polizia locale non si è fatta incartare. Al momento dell’arresto, il vincitore di Sanremo, Amici e Tale e Quale Show ha cercato di giustificarsi con gli agenti: “Che sbadato! Mi sono dimenticato di venire qui con mia sorella, Carta Di Credito!”. Ma lo stratagemma è durato poco: in meno di trenta secondi è stato smascherato con la refurtiva. Poi, con piglio professionale, come stesse su un palco, ha raccontato per filo e per segno la dinamica del tentato furto. Come dice il proverbio: Carta canta…