“Settembre, andiamo. È tempo di migrare” scriveva 120 anni fa Gabriele D’Annunzio. E a fargli subito eco arrivò nel 1910 Luigi Pirandello: “Le speranze se ne vanno / come rondini a fin d’anno: / torneranno?”. Che dire? Di certo, cari Lettoràstri (amici lettori dei ComicAstri), c’è che a settembre tornano tante consuetudini che ad agosto si erano abbandonate, quando non dimenticate.
E infatti, a ben pensarci, i ragazzi ricominciano ad andare a scuola, le massaie rinnovano i tradizionali lavori di casa, gli operai rientrano in fabbrica, gli impiegati in ufficio, molti pensionati si riaccingono a fare gli umarèll (cosa che riesce loro benissimo) e i tifosi vanno a riaccalcarsi (divisi tra tribuna e divano) per non perdersi la Champions League…
Insomma, non sbagliamo affatto se diciamo che il nono mese del calendario può tranquillamente essere considerato anche il più movimentato. Vent’anni fa Luca Carboni cantava: “Forse sarà quest’aria di settembre / O solo che vorrei sognare sempre / Ma poi perché di colpo tutto non è facile / Mi chiedo se qualcosa resta o tutto se ne va”. No, non tutto se ne va; anzi, anche un oggetto estremamente fragile, come un piccolo foglio di carta, ha la possibilità di resistere al logorio del tempo e della vita moderna.
Così è successo a Brescia, dove un team di esperti, durante i lavori di restauro dell’organo presente nel Duomo Vecchio, ha rinvenuto un biglietto risalente addirittura al XVI secolo, esattamente al 1538. Il pezzetto di carta è stato trovato all’interno di una delle colonne dell’organo. Ripiegato in ben 32 parti, un quadratino pressoché invisibile, è stato rinvenuto tra i trucioli e riporta due righe di testo: “Mi Pasì da Pasira si fat questi coloni de l’orgen del dom / El dì 12 de aprilil mili 538”. Quel biglietto rappresenta la firma di un artigiano bresciano, tale Pasì di Passirano, che avrebbe realizzato le colonne dell’organo e lasciato quella traccia del suo passaggio il 12 aprile del 1538.
“Un ritrovamento raro”, come dicono gli esperti? Infrequente e fortunoso assai. La categoria della possibilità è fugace e assolutamente imprevedibile, sorta di testa o croce che può cambiare il corso degli eventi, personali, ma anche della Storia (con la S maiuscola).
Per fare un esempio di pura fantasia, volete non esista da qualche parte, poniamo nei dintorni di Genova, un ristorante al quale, durante un’ispezione dei Nas, vengano sequestrate derrate alimentari scadute? A questo punto, potrebbe pure succedere che il proprietario del locale – chiamiamolo per comodità Gino Bixio – per difendersi sostenga che tali vettovaglie siano state gelosamente e accuratamente custodite nelle cantine della sua famiglia, tramandate orgogliosamente di generazione in generazione. Possibile e plausibile.
Altrettanto verosimile che, a una certa, sotto il tappo di un vasetto di pesto alla genovese, sorprendentemente salti agli occhi dei carabinieri un “pizzino”, ben ripiegato in minuscole parti, recante le seguenti parole: “Al caro amico e sodale Nino Bixio. Primo: ricordati di indossare la camicia rossa. Secondo: vieni armato di tutto punto. Terzo: portami un vasetto di pesto e io ti prometto che tornerai a casa con una cassa di bottiglie di Marsala. Quarto: partiamo da qui, per un’impresa che riuscirà a uno su mille (possibile che Gianni Morandi abbia preso ispirazione per l’omonima canzone? Possibile, possibile…). Ma in casa, in attesa del marsala, mi raccomando, acqua in bocca. Giuseppe Garibaldi, addì 5 maggio 1860”. Insomma, un vero biglietto… da Mille!
E sempre nel campo delle possibilità, possiamo escludere “papelli” di antica datazione e financo provenienza? Certo che no. E allora se in Turchia, poniamo nel sito archeologico dell’attuale Troia, oggi situata nella provincia di Çanakkale, nella parte nord-occidentale dell’Anatolia, all’interno di un’anfora fosse scoperto un minuscolo papiro, arrotolato da par suo, risalente magari al 1250 a.C. circa e firmato di proprio pugno nientepopodimeno che dal re Priamo? E se recasse un testo dalle precise parole: “Paride, figlio mio, lasciatelo dire: con il rapimento di Elena hai scatenato proprio un bel casino. Per colpa tua l’Ellade intera ci muoverà guerra. La prossima volta, pensa di più a studiare e meno alle belle ragazze, porca Troia!”. Possibile, possibile…
— — — —
Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.
SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI