E così, ridendo e scherzando (che altro sapremmo fare, cari Lettoràstri, amici lettori dei comicAstri?) siamo arrivati all’ultima stazione di questo tour che ci ha portati a zonzo (seppure uno zonzo virtuale) un po’ dovunque i nostri esperti ci hanno idealmente inviato.
Cosa resta da dire, o da scoprire, dopo le civiltà gnuragiche dello Zinga, le paesanate di suor Elvezia, un Cisio che si è fatto in due pur di mostrarci il suo ricco catalogo, e il professor Prestochetardi con la sua fiera delle app?
Noi, volendo guardarci in giro, l’abbiamo presa alla larga, scoprendo così che il mondo è pieno di sagre alquanto balzane. E volendo stilare una tanto ideale quanto personalissima classifica, limitandoci al podio, le tre che vi proponiamo sono quelle più meritevoli di attenzione.
Medaglia di Bronzo al Monkey Buffet Festival. Siamo nella lontana Thailandia, e il motivo del terzo e meritatissimo posto è da addurre non tanto all’annuale banchetto di dimensioni sproporzionate, quanto agli inusitati commensali, che sono solo ed esclusivamente… scimmie! Per loro viene appositamente confezionato un ricco menù, composto da quintalate di frutta, verdura e dolci elegantemente disposti su decine di tavoli e coperte da picnic. Il lauto pranzo, offerto dalle autorità locali, si ripete tre volte nello stesso giorno: alle 10, alle 12 ed alle 14. Qualche macaco (inteso non come povero sprovveduto, ma proprio come primate) potrebbe obiettare che andare al ristorante tre volte l’anno nello stesso giorno è un vero peccato. Servirebbe forse ampliare per lo meno una volta a stagione l’inusuale ricorrenza. Forse basterebbe che gli organizzatori del Monkey aprissero agli sponsor. Ve lo immaginate come un qualsivoglia boccale di buona birra tedesca sarebbe ben gradito agli stomaci di orango? Meglio una spaten o una bock? A mettere tutti d’accordo potrebbe intervenire la Bayer, colosso farmaceutico teutonico, che con la sua Alka-Seltzer, mitico e longevo farmaco digestivo, potrebbe venire incontro ai dirigenti locali per rendere l’ingente spesa della manifestazione decisamente più… digeribile!
Medaglia d’Argento al Cooper’s Hill Cheese-Rolling and Wake. Spostiamoci nella non lontana Inghilterra e dirigiamoci senza indugi a Gloucester, ridente cittadina del sud ovest. È forse questo il motivo (l’essere collocata a sud-ovest) per il quale continua a sorridere? Non ci è dato saperlo. Mentre sappiamo invece che dovrete aspettare sino alla prossima primavera per assistere alla Cooper’s Hill Cheese-Rolling and Wake, competizione atletico-casearia di lontane origini gallesi (se non addirittura romane). Nella assai singolare e strana gara, i concorrenti sono chiamati a far transitare per prima sul traguardo la propria forma di formaggio, alla fine di uno scosceso pendio che mette a dura prova tanto i concorrenti quanto i loro prodotti latticini, forzatamente rotondeggianti, visto che possono raggiungere la velocità di 130km/h. Come poi il concorrente possa tener testa alla sua forma, pure questo non è dato sapere. Molti tra voi invece si chiederanno in cosa consista il premio al vincitore. Detto fatto: un bell’assegno da esibire e immortalare tramite foto con la miss di turno, con la quale esibirsi in un quanto mai opportuno sorriso, sospirando il fatidico “Cheese!”
Medaglia d’oro al Kanamara Matsuri. Dalla non più perfida Albione, virando verso il Giappone, conosciamo i vincitori del nostro (del tutto inutile) concorso. Che si portano via il primo premio a mani basse, proponendo, perdonateci la sfacciataggine, una vera e propria, sia detto senza giri di parole, festa… del pisello! Inteso non come legume. Un inno alla fecondità di origini scintoiste che vuole augurare a tutti i partecipanti prole numerosa, armonia familiare e… quant’altro. Soprattutto quant’altro! Il fatto che si svolga nella cittadina di Kawasaki può ingannare, fornendo un’idea di velocità che mal si sposa con l’atto sessuale, ma noi preferiamo non farci trascinare in doppi sensi che, converrete con noi, non ci sono mai appartenuti. Verrebbe quasi da dire, in conclusione: ca..i loro!<
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