Fa ancora freddo, cari lettoràstri (amici lettori dei ComicAstri), e quindi, per non ritrovarci a soffrire temperature equatoriali (arriveranno, arriveranno…) teniamo rigido l’ambiente con una bella freddura iniziale di… digitale amministrazione.

Non molti ancora tra noi sono stati informati dell’imminente arrivo della Speck. Da quando la famosa coscia di suino affumicata alla tirolese ha cambiato genere? Ci sarà mica di mezzo qualche cirinnà (che in un antico dialetto uzbeko sta più o meno a significare inghippo)? O qualche zan (termine usato nei peggiori bar di Caracas – “Donde si trinca el Pamperòs” – a indicare degli oscuri tranelli)? Niente di tutto ciò, seppure la sorpresa non sarà molto zen.



Sembra invece che il nostro Dipartimento della Funzione pubblica abbia allo studio un “sistema di riconoscimento della propria identità digitale ottenibile con l’invio di una semplice mail”; qualcosa che unirebbe il ben conosciuto Spid all’altrettanto famosa Pec. E qui la mente del burocrate di Stato si fa sorniona, inventandosi l’acronimo SPECK, che sta per Sistema Per Evitare Confusioni del Kaiser. Piaciuta, eh? Grazie, niente applausi che sulla rete tanto non si riescono a sentire…



Ma veniamo ai temi di giornata. In una settimana dove l’attualità ha lasciato davvero poco spazio a notizie più leggere, noi abbiamo comunque cercato di fare quello che ci viene meglio. Non ci resta, perciò, che rifilarvi questo terzetto di dabbenaggini, che possano allietare il vostro martedì lavorativo.

Grillo ormai… è Altrove. Prima sono arrivati gli spettacoli comici, seguiti a non breve distanza dalla creazione di un partito politico che ha pure governato; non pago, adesso opta per una nuova religione. Altro che cinque misere stelle! Beppe Grillo vola nell’alto dei cieli, sorta di reincarnazione in carne ed ossa di Buzz Lightyear (indiscusso protagonista della serie cinematografica di Toy Story), proiettato “verso l’infinito e oltre”. Lo scorso 28 febbraio, rendendo pubblico l’atto costitutivo del nuovo culto, ha annunciato che “alle ore 12 del giorno del Solstizio d’inverno dell’anno 2022 dell’Era Volgare, l’Elevato ha costituito la Chiesa dell’Altrove”. Non ne sentivamo il bisogno, ma ormai ci siamo.



Per quel che al momento è dato di sapere, questa nuova religione è formata dai suoi fedeli, gli Altrovatar. Che splendida trovata, anzi… che altrovata!

Ma per meglio svelare a tutti noi, miscredenti da convertire, chi siano gli Altrovatar possiamo cercare di semplificare dicendo che “presiedono le leggi, l’apostolato e l’amministrazione della Chiesa dell’Altrove nel pianeta Terra. Sono nominati e deposti dall’Elevato, e a loro volta nominano l’Elevato. Gli Altrovatar nominano, d’intesa con l’Elevato, gli addetti al Ministero dell’Altrove. Ogni altro elemento dell’Ordine dell’Altrove è stabilito dal Ministero dell’Altrove, secondo le regole e le competenze attribuite dagli Altrovatar”. Se ben capiamo, l’Elevato fa e disfa a proprio piacimento, così che gli Altrovatar non devono limitarsi a fare le pecorelle smarrite, ma i pecoroni. Che dire ancora d’Altro, se non che la parabola di Grillo non porta alla salvezza dell’anima, ma direttamente al portafogli: l’Elevato ha infatti elevato a unica missione del suo ministero “la conquista dell’8 per mille”!

Innamorati… già con le corna. Trasferiamoci in India: in occasione della festività di San Valentino, tutti gli amanti delle mucche sono stati invitati a stringerle affettuosamente, celebrando così la prima Giornata dell’Abbraccio alla Mucca. Per gli induisti, questi bovini sono notoriamente considerati animali sacri, nonché portatori di numerosi benefici. L’iniziativa dell’abbraccio è stata lanciata dall’Ente nazionale indiano per la protezione degli animali, al fine di ribadire “l’importanza e il positivo contributo che le mucche portano alla vita e all’energia di tutti”.

Vi è comunque chi alla notizia ha storto il naso, sostenendo che il 14 febbraio rischia di diventare “la festa degli innamorati, ma già cornuti”; ciononostante, folti gruppi di indiani hanno letteralmente preso alla lettera l’invito, lanciandosi in veementi e focosi abbracci collettivi alla vacca di turno. Un vero e proprio… mucco selvaggio!

Tre mogli… e resta disoccupato? In molti paesi africani la poligamia è consuetudine diffusa. E probabilmente la faccenda sta scavallando il Continente nero. Prova ne è la notizia che vede protagonista Nick Davis, americano residente ad Aurora, in Colorado: l’uomo vive felicemente, in una più che dignitosa villetta con giardino, in compagnia delle sue tre mogli, April, Danielle e Jennifer.

Qualcuno (magari un vicino di casa invidioso) ha criticato il buon Nick, a motivo del fatto che non ha un lavoro, al contrario delle sue compagne di vita. E come mai potrebbe, osserviamo noi? Mentre “le sue ragazze” sono fuori, c’è la casa da accudire e rassettare, il prato del giardino da tenere ben rasato, la spesa, e tutte quelle mansioni che riempiono la giornata, che ti ritrovi in un battibaleno a sera.

E qui comincia il bello: perché dopo una giornata equamente divisa tra fornelli, carrelli del supermercato, panni antipolvere e tosaerba, per accontentare le sue focose (sì, ma non troppo, lo speriamo per lui) signore il buon Nick si fa letteralmente in tre.

Se poi dovesse mai trovarsi un lavoro, gli sconsigliamo vivamente la professione dell’idraulico. Non foss’altro che per la fama che lo accompagna!

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