Cari lettoràstri (amici lettori dei ComicAstri), è tempo finalmente di santificare i Santi e celebrare il ricordo dei nostri cari che ci hanno preceduto di là. In questo clima post-elettorale, tra minoranze che si rivelano severissime solo quando stanno all’opposizione, assaltatori universitari che vittimeggiano come fossero stati assaltati, ed eliminazioni di grandi fratelli che non riescono affatto a stupirci, noi altro non possiamo fare se non ribadire e ribadirvi che siamo gente all’antica, adusa a rispettare le tradizioni, a non rinnegare le proprie radici, coppia (solo professionale e davvero poco liquida) tutt’altro che avvezza alle mode e alle movide.
Trovate che sia un modo esasperatamente intellettuale (cosa che noi non siamo) per dire che ne abbiamo fin sopra i capelli? Forse sì, ma la questione è un’altra: perché ci ritroviamo così maledettamente, inevitabilmente, inesorabilmente, a parlare di capelli? Perché non è la prima volta, né sarà l’ultima? Per malcelata invidia? Per fare memoria di un tempo che per noi fu? O che altro? E soprattutto… su chi si abbatteranno i nostri strali? Niente di tutto ciò, però…
Però ci piacerebbe, al netto di ogni malizia, menzionare e premiare quelle che sono le eccellenze trichiche in Italia, coloro che ci fanno una tale stizza per la massa che si ritrovano sopra la fronte da predisporci male allo shampoo, da farci immalinconire ogni volta che occorre passare dal parrucchiere per una parca spuntatina, così che anche noi si possa anelare, in una sorta di favola moderna, ad un taglio di ciocca.
Perciò, trasformando la rabbia in positiva compartecipazione, in anteprima esclusiva, e solo per voi lettorástri, abbiamo deciso di istituire dei personalissimi Hair Awards, per premiare quanti, da tempo, riconosciamo come dotati di una “forza di pelo”, per quantità e qualità, di portata per noi inarrivabile.
Hair Man Award 2022: Francesco Renga
Li mette in fila tutti, il cantante de Il mio giorno più bello del mondo e di Vivendo adesso. Perché dei riccioli così, sono appannaggio di poche creature al mondo. Chissà se il suo look, così selvaggio e privo di pettine, è studiato, oppure è naturalmente impostato senza aiutini di sorta arrivati da silenziosi coiffeurs tenuti in ombra. Alla fine, dopo avere sperimentato la subdola alopecia di un Massimiliano Allegri che tanto l’ha fatta soffrire, non riteniamo casuale il riavvicinamento che Ambra Angiolini sta attuando con il suo ex compagno. Che l’attrice romana sia in cerca di una… zazzera di salvataggio?
Motivazione ufficiale del premio: “Per il costante apporto che nel corso degli anni ha saputo dare alla causa, sorta di pelide Achille moderno, che senza alcuna sudditanza, anzi con una spavalderia silenziosa quanto efficace, ha saputo portare avanti in un mix di sana incoscienza e fiera baldanza, a difesa di un’idea antica come il mondo: quella che si ostina ancora a rappresentare la forza e la bellezza maschile attraverso un sapiente uso della propria massa di capelli”.
Hair Woman Award 2022: Federica Panicucci
Alzi la mano chi se la ricorda coi capelli che non le coprono le scapole. Federica non ha solamente capelli straordinariamente lunghi, meravigliosamente biondi ed incomparabilmente lisci… Federica è i suoi capelli! A costo di sacrifici che pochi conoscono. Non tutti sanno che vivono costantemente al suo fianco due estetiste specializzate, che sia lei che il suo staff chiamano affettuosamente Chera e Tina; costoro, due vite votate al costante ed encomiabile sacrificio, non la abbandonano mai, pettinandola di giorno e alternandosi con affettuoso senso del dovere, di notte. Tant’è che il suo fidanzato, nei rari ma doverosi momenti d’intimità, ne chiede gentilmente l’allontanamento dalla camera da letto. Anche a lui è fatta assoluta proibizione di sfilare la delicata massa bionda che incorona l’ancora affascinante volto della presentatrice ultracinquantenne (ma chi l’avrebbe mai detto!).
Motivazione ufficiale del premio: “Per non essere mai venuta meno, nel corso degli anni e della sua luminosa carriera, a quella che Federica stessa considera una sua missione personale: sarà la bellezza, delle sue chiome e di tutte le donne che vorranno emularla, a salvare il mondo!”.
Hair Award alla carriera 2022: Angelo Branduardi
È il mondo della musica a tenere alto il valore dei capelli, in Italia e nel mondo. E il grande menestrello lombardo noi ce lo ricordiamo così sin dal 1976, anno di uscita del suo primo album di successo, Alla fiera dell’est. Lo scorrere del tempo può essere scandito, in maniera del tutto naturale, sfogliando l’ideale album di foto di una carriera ricca di soddisfazioni, dal progressivo e meraviglioso incanutimento dei suoi sempreverdi e vaporosi riccioli. Domanda: ma quali prodotti, quali shampi, avrà usato per ottenere un così prodigioso risultato? Ma soprattutto… non potendolo emulare da un punto di vista musicale, perché non lo abbiamo tenuto presente almeno sul balsamo?
Motivazione ufficiale del premio: “Per aver saputo mantenere costante la propria immagine nel corso di una sfolgorante carriera. Il sinuoso movimento dell’archetto sul violino, unito al fluido nonché cineticamente armonico magnetismo dei ricci, ne hanno caratterizzato il tratto in quasi 50 anni di musica e palcoscenici mondiali. Non immaginiamo che, a parità di talento, un Bruce Willis qualsiasi avrebbe potuto così magistralmente ipnotizzare per un tempo così prolungato le schiere multigenerazionali dei suoi estimatori!”.
Arrivederci, dunque, all’edizione 2023. Si badi bene, non nel senso che noi ci si risente (e rilegge) l’anno prossimo. Perché martedì 8 novembre saremo ancora tra voi, cari lettoràstri, a propinarvi qualche altra baggianata, utile se non altro a cercare di tenervi alto il morale. Alla prossima!
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