Oggi inizia il countdown. Meno dieci al Natale! Come siete messi, carissimi lettori a zona? Perché ormai che siate gialli, arancioni o rossi non conta più: tra un po’ è Natale, allegria (per gli amici di Gesù: alleluja!).

L’importante è che non vi facciate trovare impreparati. I parenti… già selezionati? Beh, non è che abbiate molta scelta: il parterre de roi permette il minimo sindacale. Il pranzo (o il cenone che dir si voglia)… tutto a posto? Raccomandiamo attenzione: a ciascuno il suo piatto, le portate siano individualizzate, bando ai vassoi da cui ci si serve uno per uno, guai agli assembramenti enogastronomici. Regali… fatti? Su quello personale: sbizzarritevi (magari consultando il catalogo della Ficosecco). Su quelli altrui… Aspettate a sbiancare in volto, non sentitevi nello stesso imbarazzo di chi viene interrogato a tradimento e non sa spiaccicare parola. Nessuno vi vuol giudicare nemmeno noi: la verità vi fa mal, lo sappiam (adattamento e citazione da Caterina Caselli).



A meno che non vogliate deviare su regali banali come la scontatissima lampada di sale dell’Himalaya, il poco men che ordinario zaino con Usb incorporata, l’ovvio metronomo luminoso per addormentarsi in breve tempo, gli obsoleti occhiali per computer, l’oramai arcaico idromassaggiatore plantare, il pretenzioso set da whisky, il fintamente snob orologio in legno, la volgare piastra in ceramica per capelli (ad averceli, beata gioventù!) e il sin troppo avveniristico asciugacapelli ionico… A meno che non vogliate sperperare i vostri “sbembli” in maniera inopportuna, date retta a noi: quest’anno andate sul sicuro e regalate un libro! Che sia di carta o in formato e-book, la strenna, il pensiero, il cadeaux è quello giusto. Perché, non proprio tutto il male vien per nuocere, c’è tempo per leggere, perciò per leggerlo. Non rimane che l’imbarazzo della scelta. E per sollecitare i vostri appetiti dello spirito, vi segnaliamo una decina di titoli che, siamo sicuri, faranno al caso vostro. Seguiteci con fiducia: la decina di volumi suggeriti sono in ordine sparso e nella nostra personalissima classifica meritano tutti un posto d’onore. Ma l’ultimo, di più!



“Golasso nella manica. Mastica l’italiano con Luis Suarez” di Fabio Paratici (Roba da Treccani Editore). Dalla prefazione di Luca Zaia: “…se avrei saputo che mi si sarebbero chiesto di poter fare una prefazione di un libro, giuro che non ci avessi mai creduto davvero: come due x tre che fa due alla terza”.

“L’irta arte dell’inerte. Biografia di Giuseppe Conte scritta da chi non gli vuole male” di AA.VV. (Edizioni DPCM). Figuriamoci gli altri, ci verrebbe da dire…

“Cul de Sacco”, di Massimo Galli (Zangrillo Parlante Editore). Competenza e credibilità, ma soprattutto un pizzico di fortuna: saranno questi i segreti del successo che ha permesso a uno stimato primario lombardo di alzare la cresta, mettersi a cantare e assurgere a virologo più autorevole d’Italia?



“Dammi solo un minuto” di Christian Eriksen (Internazionaleditore). Ovvero: l’arte di accontentarsi delle piccole cose, quando… “le linee sono troppo strette, la panchina è troppo larga e il mister deve avere avuto un notevole calo di diottrie (perché in campo non mi vede proprio)”.

“Idee Chiara. Sopravvivere alla ricchezza dopo avere postato (o sposato?) un’influencer” di Fedez (Edizioni Il Tatuatore). Bucci–nasco nella periferia milanese, rappo il giusto per farmi una fama, sposo una famosa, andiamo a vivere insieme al Bosco Verticale e c’acchiappiamo l’Ambrogino d’Oro. Si è fatta una certa… fine del libro.

“Donne e Motori, gioie e dolori” di Mattia Binotto (Lumaca Editore). L’autore racconta e si racconta. Un intreccio di inaspettate (come quantità e qualità) avventure amorose: provocanti seduzioni al limite del lecito, scabrosità lussuriose prodighe di particolari piccanti, morbosi dettagli sul crinale tra Eros e Thanatos. Come si suol dire: fortunato in amore, sfortunato… in altro. C’è da credergli? Per come sta andando la Rossa, diremmo di sì!

“Pandemonio. Rituali d’esorcismo di un ex interista in tempi di pandemia” di Goran Pandev (Peste&Corna Editore). Al Diavolo si può credere o no. Che ci crediate o no, è il libro più letto nei ritiri di Napoli, Atalanta, Roma, Juve e, ovviamente, Inter.

“Clap Clap! Slurp! Smack! Trump!” di Kim Jong Un (Casa Bianca Editrice). Un saggio, con rigoroso compendio critico, all’interno del quale vengono raccolte le bozze, finora inedite, dei messaggi manoscritti dal leader nordcoreano e che avrebbero dovuto accompagnare le “25 lettere personali” spedite a Trump. Un vivido spaccato del Kim Jong pensiero, che rivela l’enorme stima, la sconfinata ammirazione e l’intenso affetto per l’ormai “forse chi lo sa, staremo a vedere, non tutto è perduto” ex presidente degli Stati Uniti. Una pagina politica da tenere aperta sul proprio comodino.

“Tombeur de FemMes. Come affossare il fondo salva-Stati Ue” di Matteo Salvini-Claudio Borghi-Alberto Bagnai (Carroccio Editore). Bigino (sia detto senza offesa) tanto agile quanto istruttivo sul Mes. Se Salvini ne ha scritto la Prefazione (“Non voglio essere sottoMes”), Borghi ha dettagliatamente elencato tutti i guai che porterà il Meccanismo europeo di stabilità (“Un Paese manoMes”), mentre Bagnai, last but not least, ha puntualmente illustrato le strategie utili per scongiurarne l’adozione (“Ecco come va estroMes”).

“Il libro 2020 dei ricordi belli”, di ComicAstri (Edizioni SugarCovid). Beh, anche noi quest’anno abbiamo la nostra mini-strenna: uscirà a inizio 2021. Un originalissimo volume, più unico che raro: oltre alla copertina, tutta nera, una sola pagina scritta, che abbiamo l’orgoglio di offrirvi in anteprima. Eccola: “Meno male che va via / ‘sto 2020 della pandemia!”.