“… Ogni giorno, soprattutto da cent’anni a questa parte, per un processo ormai automatico, centinaia di migliaia di nostri concittadini traducono mentalmente con la velocità di macchine elettroniche la lingua italiana in un’antilingua inesistente. Avvocati e funzionari, gabinetti ministeriali e consigli d’amministrazione, redazioni di giornali e di telegiornali scrivono parlano pensano nell’antilingua. (…) La motivazione psicologica dell’antilingua è la mancanza d’un vero rapporto con la vita, ossia in fondo l’odio per se stessi”.



Sgombriamo il campo da equivoci: se questa premessa l’avessimo scritta noi, ciao e grazie, arrivederci a martedì prossimo. Il pezzo sarebbe bello che chiuso.

Ma dobbiamo confessarvi, con un pizzico di invidiosa malinconia, cari lettoràstri (amici lettori dei ComicAstri), che non è farina del nostro sacco. Che ci siamo limitati a trascrivere, prendendo atto della bontà delle idee dello scrivente, del quale solo alla fine sveleremo l’identità. Non per malcelato sadismo, ma per calcolata garanzia di essere seguiti sino alla fine.



Ordunque: se qualcuno ha da abiettare (con la A iniziale), abietti. Se si tratta di rendere manifestamente spregevole l’antilingua di cui sopra, noi gli saremo al fianco! Perciò, qualche consiglio pratico potrebbe essere opportuno: torniamo a distinguere tra congiuntivo e condizionale, usiamo meno inglesismi, diamo spazio ai sinonimi, azzeriamo le pause fonetiche (eeeeeeeeh…, mmmmmmmh…), proviamo a considerare la grammatica come una scienza essenziale per la salute civica, non fàmolo più strano, il linguaggio: soggetto-verbo-complemento oggetto, senza tanti orpelli. Potremmo andare avanti per almeno altre tre puntate di Sfooting…



Ma per non tediarvi, un ultimo incitamento: torniamo a dare ai nostri figli dei nomi propri meritevoli di essere portati per tutta la vita!

All’annosa questione avevano già dedicato una nostra ridanciana riflessione, ma nel frattempo il mondo dei vip si è arricchito di un’agghiacciante Imagine Fiordispino, secondogenita di Giulia Belmonte (chi fosse costei?) e Stash (il cantante dei The Kolors, per noi ComicAstri un carneade comunque), di un’improbabile Alma Futura, figlia di Levante (da non confondersi con l’omonima Riviera) e del compagno Pietro Palumbo, confermando che il meglio arriva sempre da oltreoceano: la diciottenne figlia di Gwyneth Paltrow e del cantante dei Coldplay Chris Martin si chiama Apple (un tributo alla frutto del bene e del male, oppure all’informatica?).

Un po’ scossi da tanto osare, e non prevedendo a breve un ritorno al classico (Maria, Antonio, Giuseppe, Francesca… chi erano costoro?) proviamo a lanciarci in qualche maldestra previsione per le coppie famose in odore di future genitorialità.

BisCotti. Lo raccomanderemmo per il prossimo pargolo della coppia Belen Rodriguez-Stefano De Martino. Il loro prendersi/lasciarsi sfocerà nel più classico dei mari della tranquillità oppure il loro amore veleggerà verso la burrasca? Nel frattempo, sono innamoratissimi, cotti l’uno dell’altra per la seconda volta: se si sono innamorati due volte, ecco che BisCotti è il nome giusto per un bebè da programmare. Che sia maschio o femmina, va bene in entrambi i casi.

Goldman Sachs. Le nottate milanesi, stando agli esperti di gossip, parlano chiaro: una nuova coppia si sta affermando, staccando di netto tutte le altre. Stiamo parlando di Melissa Satta (vedova Boateng, ca va sans dire) e Steven Zhang, giovane rampollo dell’(ex?) impero Suning, nonché proprietario dell’Inter. Immaginiamo che come Isee sforino qualsiasi forma di rimborso e che il loro 730 non possa certo piangere, nonostante i tifosi della Beneamata potrebbero avere qualcosa da ridire in merito. La scelta di Goldman Sachs casca a fagiolo: di estremo impatto, un brand inconfondibile, dall’abbreviativo facile (Goldy oppure Sachs sono i primi che ci vengono in mente), farebbe la fortuna del piccoletto che lo porta. L’impresa più difficile? Convincere il sacerdote a battezzarlo proprio con quel nome. Il denaro non compra proprio tutto!

Selvaggina. Qui si va sul sicuro, con il Se iniziale, ma senza ma. Semmai a Selvaggia Lucarelli (48 primavere sul groppone) e al fidanzato Lorenzo Bigiarelli (16 estati di meno) venisse voglia di mandare a buon fine il loro amore, beh il nome della pischella (speriamo che sia femmina!) sarebbe già bell’e pronto. A una “piccola Selvaggia”, Selvaggina calzerebbe benissimo!

P.S. Soluzione della frase misteriosa: l’incipit è del grande Italo Calvino. E a tal proposito ci permettiamo uno strampalato consiglio: qualora l’attore pelato Vin Diesel, di origini siciliane, e la sua compagna, la modella Paloma Jiménez, decidessero di avere il quarto figlio, perché non optare proprio su un Italocalvino (scritto tutto attaccato)?

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