“Quando va bene, il motore è una musica incomparabile” (Juan Manuel Fangio)

Se è vero, come è vero, che il grande pilota argentino si aggiudicò l’ultimo Mondiale di Formula 1 nel 1957, all’età di 46 anni, è altrettanto probabile che abbia avuto modo di seguire, distrattamente o meno che sia, i primi vagiti del Festival di Sanremo, venuto alla luce nel 1951. Così che accanto al più tradizionale e conosciuto detto “donne e motori, gioie e dolori”, la frase del supercampione non stona affatto.



Dato a Sanremo ciò che è di Sanremo (ogni riferimento al nostro pezzo della scorsa settimana è puramente voluto), l’attualità motoristica incombe.

Infatti, ieri, a Maranello è stato alzato il sipario sulla nuova monoposto della Ferrari, che di nome fa SF-23. La sigla sta sicuramente per Scuderia Ferrari, mentre il numero indica l’anno nel quale si gareggia. Ma i più perfidi malignano che i piloti Charles Leclerc e Carlos Sainz abbiano scaramanticamente dato un altro significato all’acronimo SF, vale a dire “Speriamo di Finirli”, con chiaro riferimento ai Gran Premi (a proposito: prima gara il prossimo 5 marzo in Bahrain). La coppia può risultare assai ingenerosa nel suo dire, certo che in questi anni di sarcasmo intorno al Cavallino Rosso ne è girato parecchio.



E in casa d’altri, come si stanno preparando al Mondiale 2023? Presto detto, iniziamo la ricognizione (con quattro case automobilistiche oggi e cinque la settimana prossima).

Williams. La scuderia britannica risponde alla sfida lanciando la nuova Williams Sister’s 2023, caratterizzata dalla presenza di due minigonne innovative. Queste bandelle laterali, infatti, solitamente costituite da lastre sottili poco larghe e molto lunghe, quest’anno sono state concepite molto “curvy” e di colore nero, perciò chiamate in gergo “Serena” e “Venus” (naturalmente Williams), perché ricordano a modo loro le cosce delle due tenniste americane. Guidando per la prima volta questa nuova vettura, il pilota canadese Nicholas Latifi ha notato, ad ogni passaggio davanti ai box, una vistosa schiera di meccanici delle altre squadre, incontenibili nei loro urli e fischi di ammirazione. È proprio vero che per il maschio le minigonne non vanno mai giù di moda…



Red Bull. Max Verstappen, vincitore delle ultime due edizioni del Mondiale di F1, ha preteso dal gruppo austriaco una monoposto ancora più veloce, più potente, più filante, in grado di “schiacciare le concorrenti”. Red Bull ci ha lavorato prendendo alla lettera le indicazioni del campione del mondo, costruendogli appositamente una monoposto che è stata chiamata “Red Bulldozer”. In tutto e per tutto identica alla vettura che ha vinto il Mondiale 2022, se non per l’aggiunta di una grande lama metallica posta in corrispondenza del muso, allo scopo di poter spianare qualsiasi materiale le si ponga davanti: terra, sabbia, neve, macerie, roccia. O altre monoposto.

Mercedes. La casa tedesca, ormai dimenticati i fasti degli anni passati, sta vivendo un momento di difficoltà: gli investimenti non sono più quelli di un tempo, i tecnici (mal pagati?) sono a corto di idee, i materiali (avrà influito l’effetto Superbonus 110%?) hanno costi alle stelle, mentre il morale è alle stalle, tenuto conto che la vettura di questo 2023 è stata concepita davvero al risparmio: solo 5 marce, cruscotto interamente di plastica, motore turbo diesel (ma “turbo” sta per turbolenze). Il suo nome? “Halla Mercedes”. Davvero azzeccato, perché, come ha dichiarato Lewis Hamilton immediatamente dopo le prime prove, “con questa monoposto, siamo alla Mercedes degli avversari!”.

McLaren. La vera novità ingegneristica dell’annata motoristica arriva proprio dalla scuderia inglese. Per accelerare, nonché ottimizzare, al massimo le operazioni inerenti al pit stop, la McLaren ha studiato una monoposto che ha le dimensioni di un caravan. Decisamente meno slanciata delle avversarie, la vettura potrà sì perdere un po’ in aerodinamica, ma sarà avvantaggiata dalla riduzione dei tempi di sosta ai box (solo una a gara, per la pipì di gruppo): nel vano posteriore, infatti, alle spalle del pilota, sarà collocato l’intero team, composto da 23 professionisti, in grado di occuparsi di motore, scocca e pneumatici. Il nome di questa monoposto? McLaren “McCanici 23”.

E ora, tenete ancora caldi i vostri motori: la griglia di partenza del Mondiale 2023 di Formula 1 verrà completata la prossima settimana.

(1- continua)

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