Vi siete chiesti mai perché la scorsa settimana vi abbiamo dato appuntamento al martedì successivo e invece usciamo di giovedì? Ci siamo dimenticati di inviare il pezzo al Sussi? Per un surplus di notizie che ci ha fatto scalare così indietro da finire due giorni più in là? Per una ripicca del direttore, stufo delle nostre strampalate digressioni?



Niente di tutto ciò, cari lettorastri (amici lettori dei ComicAstri): la realtà nuda e cruda è che siamo dei burloni scansafatiche, e sapere che ci andate a cercare anche il giorno successivo, e quello dopo ancora, alla scadenza abitualmente preventivata ci mette di buonumore, e il buonumore genera buoni pensieri, e i buoni pensieri generano pezzi divertenti. Divertenti almeno per noi!



Che dice questa settimana l’attualità? Proseguono i comizi pre-elettorali, caratterizzati da un certo disinteresse, nonostante i leader politici si sforzino, con poca resa, di rendere piacevole la scelta del voto. Almeno nonno Silvio ci ha provato, sbarcando su Tik Tok con un video che dura un minuto e 23 secondi: praticamente un’eternità per i giovani follower che si gettano su questo e altri social simili.

Ieri l’altro è iniziata anche la Champions, che proseguirà in un bailamme che si interromperà bruscamente a novembre per i Mondiali in Qatar, salvo riprendere nell’anno nuovo ed accompagnarci fino alle soglie dell’estate.



Ma la vera novità è arrivata da Casa Briaraci (Briatore+Gregoraci), o se preferite Gregatore (Gregoraci+Briatore): i due, nonostante la separazione, mostrano un feeling genitoriale che molte coppie ancora innamorate, e perciò stabili, neppure si sognano.

A giovarsene è il loro figliuolo, il piccolo Nathan Falco, anni 12, professione Ceo. Avrete certamente letto del suo nuovo ruolo di amministratore delegato della Billionaire Bears Nft, una società che gestisce una collezione di orsi in 3D integrati nel metaverso, attraverso i quali si accede a omaggi e vendite di lusso.

Lungi da noi l’idea di sfiorare il nebuloso universo del metaverso (quando saremo pronti, vi avviseremo), resta il fatto che il giovane rampollo di tanta nobile genia ci incuriosisce non poco. Non solo per il nome, da fare invidia a grandi personaggi del fumetto come Dylan Dog o Tex Willer (in edicola: “Scusi, è uscito Nathan Falco?”) e neppure per la sua giovane età (solo per citare un esempio, Gesù ha cominciato a far parlare di sé qualche secolo prima di nascere, senza appoggiarsi a Instagram o Twitter; diciamo che, come nel caso di cui sopra, e sia detto con rispetto, il Padre gli ha dato una mano…). Per certo sappiamo solo che il Falco Briatore ha saputo far meglio della dinastia Falck (sempre di… falchi nobili si tratta): il capostipite, Giorgio Enrico Falck divenne presidente della Società anonima “Acciaierie e Ferriere Lombarde” non prima dei 40 anni; il figlio maggiore, Enrico, dovette aspettare fino ai 47 anni e il minore, Giovanni, non prima dei 48; infine il nipote Alberto poté ambire alla presidenza solo dopo aver compiuto i 44 anni. Ergo, Nathan Falco è in anticipo di una trentina d’anni. Un vero falchetto precoce!

Quali materie imparerà a scuola (e chissà che scuola!)? Per arrivare a un’altezza professionale in maniera così fulminea, il piccolo Falco ha forse studiato in gran segreto presso la prestigiosa Università dell’Aquila? Oppure ha frequentato notte tempo un master in quel di Falconara Marittima avente a tema “Come essere rapaci: l’arte di scendere in picchiata per ghermire incarichi e poltrone”?

Altri dubbi poi ci albergano dentro, così impetuosi che scegliamo di condividerli qui: com’è una sua giornata tipo? I suoi amichetti saranno di pari rango, oppure mamma e papà opteranno per frequentazioni più popolari, senza scomodare il jet set tanto caro ai suoi genitori? Dove sarà andato in vacanza e con chi? Quale sarà la sua paghetta settimanale (temiamo superiore alle nostre spettanze)? Come avverranno gli spostamenti in città di … Little Falcon? Con un’auto civetta? Oppure con un più classico autista personale? Utilizzerà più la bici o l’elicottero? Ma soprattutto: visto il nome che già di per sé inneggia a dispiegare le ali verso lidi lontani, i suoi capitali saranno già parcheggiati in qualche paradiso fiscale, tipo… isole Falkland?

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