Il 2019 stasera uscirà definitivamente di scena per lasciare il posto al nuovo anno. E fin qui, niente da eccepire. Potremmo quasi continuare all’infinito: intorno a mezzanotte alzeremo i nostri calici… qualcuno si bacerà sotto il vischio (qualcun altro no, perché il vischio è aumentato di brutto)… domani sarà un altro giorno (e un altro anno)… non esistono più le mezze stagioni… giuro che l’anno prossimo mi metto a dieta… Tutto vero, ma la domanda è un’altra. Niente di trascendentale, ma chi si proietta doverosamente nel futuro, ce l’ha già in canna: che anno sarà, quello che sta per arrivare?
Si ventila che il 2020 porterà con sé un’insolita sequenza di sconvolgenti eventi. Verrà celebrato l’anno internazionale degli esseri viventi? Le forze dell’ordine riusciranno ad avere la meglio sui troppi malviventi ancora in circolazione? Verrà stabilito un nuovo record sulle vendite dei veicoli semoventi? Cesserà la crisi delle vocazioni e torneranno a riempirsi i conventi? E noi, dal punto di vista climatico, saremo costretti a soffrire 12 mesi roventi? In tv, vivremo nuove stagioni di fiction assai commoventi? E proseguendo ad libitum: che fine faranno i tetti spioventi? Assisteremo a grandi effetti dissolventi? Diventeremo più ferventi? Avremo non uno ma due avventi? Passeremo le feste con i nostri conviventi? A Natale ci regaleranno solo telescriventi? Incasseremo molti proventi? Moriremo stenti o di spaventi? Qualcuno qualcosa si inventi…
Ma arrovellarsi adesso è perfettamente inutile. Per tentare di venirne a capo e dunque capire cosa ci riserverà il venti-venti, non si può che ricorrere agli Eoli. Chi erano costoro? Come dice lo Zingarelli, un vocabolario che sa tante cose perché le ha rubacchiate qua e là, svolazzando con correnti favorevoli in giro per l’antica Ellade, “gli Eoli, popolazione della zona nord-occidentale dell’Asia Minore, erano una delle tre antiche stirpi greche. Per doverisità storica dobbiamo citare anche le altre due, vale a dire gli Ioni, tipi assai elettrizzanti, e i Dori, sui quali ci sarebbe molto da dire. E infatti diremo. Gente intraprendente, dedita alla realizzazione, pressoché infinita, viste le numerose testimonianze sparse per l’arcipelago ellenico (e anche oltre), delle celeberrime colonne in marmo, sono riusciti a tramandare sino ai nostri giorni i ben più attraenti (ai palati di vetusta memoria, ma anche ai successivi) dolci con zucchero a velo, i PanDori. Agli Eoli – è sempre lo Zinga a tenere banco – appartenevano i Lesbici (popolazione prevalentemente femminile), i Tessali (alquanto abili nel tessere ottime relazioni diplomatiche con le popolazioni limitrofe) e i Beoti (genìa di zoticoni per lo più privi di discernimento e un po’ tardi di mente, oltre che poco abili nel comprendere le realtà circostanti). La lingua: non si può non evidenziare come i dialetti eolici costituissero un gruppo di dialetti del greco antico, comprendente in Asia Minore il lesbico (lingua parlata solo da donne), il tessalico (gergo in uso prevalentemente tra i sarti) e il beotico (idioma assai rozzo, composto di pochissimi fonemi gutturali elementari). A testimonianza di una civiltà che ha lasciato tracce indelebili nella storia, restano alcuni preziosissimi manoscritti, i cosiddetti “Codici Eolici”, conservati nel Museo Civico di Ventimiglia (e dove se no?): tra i più famosi, vale la pena menzionare il più famoso, “Gettare al vento” (manuale per la raccolta differenziata dei rifiuti); da un punto di vista repertuale, assai interessanti si sono rivelati “Avere il vento in poppa” (venti consigli pratici su come rassodare i seni), “Fiutare il vento” (indispensabile, per lo meno allora, vademecum per la scelta del cane da caccia), “Correre come il vento” (guida di esercizi atletici per la fase preparatoria delle Olimpiadi di allora) e soprattutto “Qual buon 20!: l’oroscopo dell’anno che verrà”.
Ma, giunti sin qui nel dotto excursus storico (e grazie Zinga!), non possiamo non rivelarvi che la vera passione degli Eoli è universalmente considerata lo studio dei venti, a cui vi si dedicavano con grande assiduità: anche venti ore al giorno per non meno di venti giorni al mese. Ecco perché la moderna storiografia è propensa a parlare più che di cultura greca, di cultura grecale; da ciò si evince pure la grande considerazione degli altri popoli ellenici: gli Eoli erano considerati tipi solitamente “brezzolati”, ma talvolta burrascosi: bastava un nonnulla, anche un piccolo refolo, per fare esplodere conflitti locali assai estenuanti. Da qui il detto, giunto sino ai nostri giorni, “non fatemi girare le palle eoliche!”, a cui il trascorrere dei secoli ha eliso l’ultima parola. Ma ciò che i più ignorano (e noi con loro, almeno sino a poco tempo fa) è l’esistenza di una sorta di Oroscopo Eolico, contraddistinto da 8 segni zodiacali: Tramontana, Grecale, Levante, Scirocco, Ostro, Libeccio, Ponente e Maestrale. E sulla scorta delle conoscenze acquisite in queste settimane di studi approfonditi, siamo in grado di proporvi un oroscopo per l’imminente annata. A voi la scelta del segno che più vi aggrada.
OROSCOPO EOLICO 2020
Tramontana. Salute. Siete un po’ cagionevoli e pallidi, serve assolutamente una vacanza… tra monti (e valli). Lavoro. Basta un soffio, e rischiate di perdere tutto quello che avete faticosamente costruito nella vostra vita professionale. Amore. Siate orgogliosi di voi stessi: là (dove non batterebbe il sole) il sole della passione non tramonta mai…
Schiavo (per doverosità storica, usiamo l’antico nome del Grecale). Salute. L’influenza vi incatenerà al letto per tutto l’inverno. Le allergie vi incateneranno al letto per tutta la primavera. I colpi di sole vi incateneranno al letto per tutta l’estate. Solo in autunno riuscirete a spezzare tutte queste catene. Amore. Siete prigionieri di un rapporto con un servo muto che vi lascia senza parole e non vi realizza pienamente? Vi sentite soggiogati? Fate come Spartacus, e almeno per un giorno reagite da uomini liberi! Lavoro. Ci spiace, ma anche nel 2020 sgobberete tutto l’anno, sotto padrone!
Levante. Salute. Ricordatevi sempre che una mela al giorno leva il medico di torno. Lavoro. E levatevi qualche soddisfazione professionale! Amore. Ehi pigroni, ogni tanto ricordatevi di sol-levarlo (il morale al vostro partner, cosa avete pensato?).
Scirocco. Salute. Non riuscite a debellare la febbre? E la medicina… quale prendete? Come come come? No, non scirocco… SCIROPPO! Si chiama sciroppo!!! Lavoro. Fermatevi un attimo e concedetevi una bella settimana bianca. Sugli sci e senza Rocco. Amore. Ma che bel Rocco di mamma! Conservatevi così!
Ostro. Salute. Glicemia e colesterolo sono a posto? Ostrega, complimenti! Lavoro. Non c’è che dire, la vostra professionalità è impeccabile e nei primi mesi del 2020 tutti continueranno a riconoscere che siete un mostro di bravura. Ma imparate anche a farvi i fatti v…ostri. Amore. Suvvia, smettetela di vantarvi chiamandolo rostro!
Libeccio. Lavoro. Che peccato, va di male in peccio. Salute. Ma che sfortuna, va di male in peccio. Amore. Peccio di così…
Ponente. Salute, Lavoro, Amore. In questo 2020… non ponentevi limiti!
Maestrale. Lavoro. La cattedra tanto agognata alle scuole elementari: finalmente sarà vostra! Salute. Dopo i fasti delle feste, dovete tornare in forma. Perciò: camminare tanto, bere spesso, mangiare il giusto: ecco la via maestra. Amore. Ma che albero maestro!
Giunti sin qui: grazie della pazienza! E dagli Eoli e dai ComicAstri: buon anno a tutti!