Amici lettori stancamente e lungamente coprifuocati, siete pronti ad infrangere la barriera delle ore 22? Ma soprattutto, avrete la forza per affrontare le ore piccole? Troverete il dinamismo per tirare mezzanotte, come (forse) siete riusciti a fare lo scorso Capodanno? “Chi ha le palle, le tiri fuori”, si dissero i capitani delle squadre della sfida a calcetto delle ore 23 al ritrovo sul solito campetto a 5.
Nell’attesa del lieto evento che riporterà a galla “il popolo della notte”, il mondo stancamente continua a sperare in una beneaugurante immunità (meglio di popolo, ma anche di gregge andrebbe bene, sotto sotto un po’ pecoroni lo siamo sempre stati), che torni a dimensionare un giusto senso delle cose. Eppure talune situazioni ci fanno supporre che l’uscita dal tunnel del covid potrebbe non corrispondere a un ritrovato sentire comune. State a sentire questa…
Il Principe Azzurro, uno dei personaggi più amati (quanti grandi e quanti piccini hanno sospirato per lui, sorta di Can Yaman adatto a tutte le età e tutte le stagioni e non solo a Diletta Leotta), è finito nel tritacarne del politically correct. Additato come uno stupratore, un pervertito, nel degenere atto – udite, udite – di baciare Biancaneve, ancora addormentata, approfittando così del suo innocente stato di incoscienza. Secondo questi esegeti dell’improbabile (buoni persino a cambiar nome al moretto, classico dolcetto composto da panna, rivestito di cioccolato e posto su una cialda), un tale atto sarebbe in netto contrasto con un doveroso consenso informato della bella principessa, e spingerebbe a chiedersi come si sia potuto così ignobilmente calpestare la dignità di una giovane donna indifesa.
Rebus sic stantibus, cosa avrebbe dovuto fare il povero Principe Azzurro per dimostrare la sua innocenza? Quali prove dovrebbe portare a sua discolpa? Esistono filmati che lo incastrino, o che pure possano dimostrare che al contrario Biancaneve era consenziente? Sarebbe possibile chiamare i sette nani come testimoni della difesa? E se sì, che valore potrebbero avere, nell’ordine, le deposizioni di un piccoletto irascibile, di un brevilineo letargico o di un sordomuto tarchiatello anzichenò?
Vista così, si direbbe che il Principe Azzurro sia spacciato, senza speranza alcuna di potersela cavare dalla pubblica gogna, da un processo mediatico che lo screditerebbe definitivamente. Oppure, che contatti al più presto i vertici della Disney e chieda loro di rivedere la scena del bacio. Biancaneve era veramente addormentata? Allora si escogiti un piano B. Magari i sette nani si attivino, portando secchi di acqua gelata, mentre il presunto colpevole mediti altri metodi più drastici e meno ambigui. I ceffoni? No, sarebbe violenza sulle donne, e se reiterata porterebbe sulla soglia del femminicidio. Meglio di no… A questo punto non ci resta che un consiglio: il Nostro si rassegni e prepari una solida memoria difensiva.
Anche ad altri noti personaggi, non ancora nell’occhio del ciclone, ma passibili di finirci, raccomandiamo uno stile consono ai social media e ai propri followers (così da non farli arrabbiare) e soluzioni a portata di mano.
Per Batman e Robin, ad esempio, il suggerimento è facilmente d’obbligo, in piena tempesta Ddl Zan: non esitino a fare outing, in diretta tv, ponendo così fine a decenni di sospetti. Il plauso dell’opinione pubblica sarebbe garantito.
Quanto a Tex Willer, longevo e un tempo amato ranger… ma perché un bianco a capo della tribù dei navajos? Vuoi che i “musi rossi” (epiteto che dev’essere immediatamente abbandonato dal mondo dei fumetti) non riescano a trovare un loro leader, come fossero dei Cinquestelle qualunque? E dia un taglio a volgari espressioni, tipo “Peste!”, “Corna di satanasso!”, “Tizzone d’inferno!” o “Vecchio cammello!” (gli animalisti hanno già drizzato le antenne…).
Inviteremmo Popeye (Braccio di Ferro) a profonde riflessioni: Bluto potrebbe presentare ben più di un’istanza al tribunale per i ripetuti e violenti atti di bullismo subiti in lunghi anni di erculea sopraffazione. Non è da escludere neppure la richiesta, che Bluto stesso potrebbe avanzare alla Food and Drug Administration, della messa al bando degli spinaci, come pericolosa sostanza dopante.
E pure Mr. Fantastic dei Fantastici 4, l’uomo dai muscoli elasticizzati e allungabili, potrebbe passare un brutto quarto d’ora, finendo nel mirino dell’associazione Mee Too. Non sarebbe un gioco “da ragazze” (ma anche di donne attempate) accusarlo di palpeggiamenti a distanza?
Non se la passerebbe di certo liscia neppure la mamma di Cappuccetto Rosso. Il Lupo Cattivo potrebbe intentare causa alla figlia della nonna della simpatica pischella, amante delle passeggiate boschive in solitaria, la quale potrebbe essere accusata di abbandono di minore, essendo venuta meno ai suoi doveri di genitore 1. O forse genitore 2? Mah, non è che noi si abbia né pratica né grammatica in questa materia…
E chiudiamo con Superman, al quale raccomandiamo una particolare attenzione nei confronti del movimento americano Woke (i Risvegliati), che si occupa di questioni identitarie, giustizia sociale, razziale e discriminazioni contro la comunità Lgbt. Costoro potrebbero “rivedere” le proprie posizioni in materia di supereroi e, ad esempio, chiedere all’Associazione degli Oftalmici di intervenire ope lege per porre precise limitazioni allo strapotere dell’ex Nembo Kid, che con la sua vista a raggi X chissà quante volte (la debolezza del maschio virilmente macho diventa giocoforza sopraffazione) si sarà ritrovato a “spogliare virtualmente” donne inconsapevoli, perciò non consenzienti.
Alla fine, la morale è che Principe Azzurro o supereroe, l’uomo finisce sempre là. E davvero non se ne può più! O no?
P.S. Volevamo riderci sopra, ma non vorremmo invece aver anticipato il pensiero di un imminente domani. E allora ci sarebbe da piangere…
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