Nell’attesa che questo pezzo, cari lettorastri (amici lettori dei ComicAstri), vi seppellisca di acronimi (le sigle formate con le iniziali di altre parole), iniziamo con un laconico: chi l’avrebbe mai detto? Chi l’avrebbe mai detto, solo a fine 2021, che ci saremmo trovati in questa tragica situazione? E chi avrebbe immaginato di trovare la nostra vecchia (e ancora cara?) Europa schierata compatta contro la guerra?



Fermiamoci qui. Perché il nostro ridanciano interesse di bonari sfarfallatori dei media non poteva non cadere su quanto è successo in settimana nel pianeta calcio. Rimanendo in ambito continentale, abbiamo perciò attinto alle sventurate sorti del PSG, acronimo (ecco svelato l’arcano) di Paris Saint Germain, che ormai da dieci anni, pur comprando a man bassa campioni e campionissimi, tenta e ritenta la scalata alla Coppa con le orecchie, senza mai raggiungerla.



Dopo il suicidio di mercoledì scorso col Real Madrid, ai tifosi parigini sono tornate alla mente con sgomento le immagini (sob!) di quando (correva l’anno 2017), dopo aver rifilato all’andata degli ottavi quattro pere al Barcellona, nella partita di ritorno al Camp Nou la squadra transalpina è stata sotterrata per 6-1 dai blaugrana, trascinati da un irresistibile Messi (Poche Storie: Super!). E’ dal 2012, anno in cui si è regalato Thiago Silva e Zlatan Ibrahimovic (Prime Stelle Geniali), che il club ha assunto un ruolo di potenza del calcio europeo, grazie all’arrivo di un esercito di fuoriclasse, frutto delle spese pazze del suo presidente, il principe qatariota Tubir Al-Khelaïfi (Povero Sceicco Ghanim, che poi è il suo nome, ma non di battesimo, immaginiamo…). A proposito del quale molto si è scritto dopo l’eliminazione ad opera del Real Madrid.



Scosso dalle tre reti di Benzema (Però… Superbo Goleador), la prima delle quali ha trovato in Donnarumma (Portiere Sprovveduto, Gigio) un complice davvero maldestro, sembra si sia precipitato negli spogliatoi – e qui citiamo le cronache sportive – “… visibilmente arrabbiato, urlando, dando pugni e cercando gli arbitri per lamentarsi a brutto muso della direzione di gara, trattenuto a stento dalle sue stesse guardie del corpo”.

Da notare quanto ha scritto nel suo referto l’arbitro olandese Danny Makkelie (Poco Saggio Giudice): “Il presidente e il direttore tecnico del Psg hanno mostrato un comportamento aggressivo e hanno cercato di entrare nello spogliatoio degli arbitri. Quando l’arbitro ha chiesto loro di andarsene, hanno bloccato la porta e il presidente ha leggermente colpito la bandierina di uno dei presenti, rompendola”. Leggermente colpito la bandierina, rompendola? Ma di che stiamo parlando? O meglio, detto in olandese: oh Makkelie, makké scrivi?

Ad ogni modo, in Francia l’ennesima capitolazione europea del Paris Saint Germain ha scatenato l’ironia generale: la stampa intera si è catapultata in una gara di acronimi, aventi come colpevole destinatario il nome del club, sbeffeggiato in maniera alquanto sarcastica. Così PSG è via via diventato:

• “Papera Super Galattica” (Les Guantons, il mensile dei portieri di calcio, riferendosi all’errore di Donnarumma)

• “Prendiamo Sempre Gol” (L’Express, il bollettino che si può leggere ogni mattina in tutti i bar di Francia)

• “Parecchi Stanno Gufando” (La Tribune, il giornale di quelli che allo stadio siedono in tribuna)

• “Perdere le Staffe Gridando” (Le Monde Diplomatique, sempre pronto a criticare chi non usa un linguaggio fine)

• “Paris Sans Grandeur” (Le Monde, il giornale più letto dai francesi in tout Le Monde)

• “Piccola Squadra di Grulli” (Liberation, il trimestrale sportivo dedicato ai difensori che rinviano alla viva il parroco)

• “Povere Stelle Goffe” (Le Nouvel Observateur, l’organo ufficiale degli astronomi)

• “Paghiamo Scotto Generalmente” (Le Figaro, il giornale che si fa ammirare per la sua eleganza)

• “PSGiù-giù-giù… (Les Echos, il giornale-ale-ale che rilancia-ancia-ancia le notizie-izie-izie)

Non da meno, infine, ci ha tenuto dire la sua Josè Mourinho, che, a specifica domanda di un giornalista de L’Equipe (il quotidiano sportivo che fa squadra), se n’è uscito con un disarmante: “PSG? Pirla Siderali e Grotteschi”.

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