Ci risiamo. Siamo di nuovo piombati nel bel mes del Mes. E non perché la battuta non esattamente felice preveda che siamo arrivati a metà di questo mes di settembr, il motivo è un altro: venerdì scorso la riunione informale dell’Ecofin (si chiamerà così per le non rade decisioni assunte in materia d’economia, così clamorose la cui eco si sente fin chissà dove?) ha rimès sul tavolo la controversa riforma che in Italia, essa sola, è capace di mandare in frantumi la cementata “alleanza per la cadrega” che tiene uniti Partito Democratico e Movimento 5 Stelle; coalizione che sul resto, invece, litiga su tutto.
Ebbene, all’Ecofin di Berlino il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, ha annunciato la risoluzione dell’accordo in base al quale la firma del nuovo trattato dovrà arrivare entro novembre. Apriti cielo, in Italia è stata subito maretta, anzi Le Mairette.
Com’è noto, infatti, in materia di Mes i partiti nostrani non hanno ancora saputo trovare un compromès. Anzi, alla sola citazione dell’acronico MES, s’attizzano pirotecniche scintille: e non solo tra Pd e M5s, perché tutte le altre forze politiche hanno posizioni così differenti e a sé stanti che persino il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, benché dotato di notevoli doti diplomatiche, si è trovato pure lui preso letteralmente nel mes.
Alla stregua di un bigino, pensiamo allora di fare cosa gradita ai nostri lettori nel ricapitolare le diverse posizioni in campo. Poiché nella babele del Mes ciascuno, di fatto, si ormai è abituato a dare all’acronimo un proprio significato. Con risultati davvero improbabili.
Misure Eccezionali Sostenibili. Il Partito democratico dà sfoggio del più proverbiale europeismo: d’altronde, è nel suo Dna, visto che era per l’Europa unita (purché fosse tutta sottomessa all’Urss) quando ancora la Cee non era nata. Fosse per Zingaretti, la sede del partito sarebbe già in pianta stabile a Bruxelles, tutti in riga come scolaretti a fare i compiti imposti dal maestro Valdis (Dombrovskis).
Morto E Sepolto. Con chiara allusione al meccanismo del Mes. I Cinquestelle, alleati nel governo giallo-rosso con i Dem, sul Mes restano su posizioni opposte. La piattaforma Rousseau ha recentemente raccolto opinioni sul seguente quesito: “Volete che la riforma del Mes venga ammès o non ammès?”. Scontata la risposta del popolo grillino. Ancora più duro il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio: “Questa riforma non si farà mai, capitolo chiuso. Punto e a capo. Anzi, Punt e Mes”.
Mo’ Esco Subito. È quello che ovviamente pensano Salvini e i suoi. Perciò, qualora il governo si arrischiasse a firmare la riforma, la Lega sarebbe pronta a indire un referendum e a riempire l’Italia di gazebo. Lo slogan? “Se firmiamo, il nostro paese sarà mes ancora peggio!”.
Meglio Essere Sovranisti. La posizione di Giorgia Meloni è chiara, non ha bisogno di particolari spiegazioni. Per Fratelli d’Italia, il Mes-saggio non ha bisogno né di se nè di ma…
Maggiori Emolumenti (al) S. Raffaele. Nonostante il Covid, Silvio (ieri dimesso dall’ospedale: auguri!) ha continuato a lavorare. Anzi, la “mes a punto”, che gioverà senz’altro alla sua salute, lo rilancia già come protagonista dell’agone politico. L’uomo di Arcore è il più convinto sostenitore del Mes sanitario, e sa bene come (e su chi) investire i 37 miliardi promessi dalla Ue!
Meglio Evitare Sprechi. Liberi e Uguali (ma se volete, chiamatelo pure La Sinistra o anche Europa Verde) sceglie il basso profilo, e sembra buttarla sulla sobrietà e sul rispetto per le fasce più deboli Si percepisce un po’ di mes-tizia nel movimento politico, ma tant’è…
Moneta Europea Sovrana. La posizione di +Europa e di Emma Bonino non ammette repliche né fraintendimenti. D’altronde, nella scia e nell’eredità di Marco Pannella, lei è una vecchia del mes-tiere.
Manovre Economiche Sinergiche. Noi con l’Italia, noi con l’Europa, in un abbraccio stretto e sinergico. Così la pensano nel partito di centro dove batte ancora il vecchio cuore diccì.
Misericordia E Solidarietà. Di certo non lo troverete scritto in alcun mes-sale, ma la posizione del Vaticano in materia è quanto di più vicino alla tradizione della Dottrina sociale della Chiesa (e noi personalmente approviamo).
Ma È Soros? Una volta tanto, anche noi ci mettiamo la faccia, per chiudere in gloria questa speriamo affabile mes-sinscena sul Mes. Perciò ci chiediamo se sarà la politica europea a scegliere il Mes o non piuttosto la longa manus dei grandi vecchi della finanza speculativa mondiale. E non certo in senso figurato: Soros ha da poco festeggiato i 90 anni… Ma nessuna paura: a noi George Soros non ci fa un Warren Buffett!