È vero che da qualche giorno continuavamo a sentire sifulà i orège (sarebbe “fischiare le orecchie” in dialetto bergamasco), segnale alquanto inquietante… e alla fine si è fatto vivo lui. Mentre per noi l’appuntamento era già fissato come di consueto o quasi: intorno alla metà di dicembre, quando la corsa al regalo getta spesso in uno stato di sconforto che stride assai con l’imminenza di Cristo Bambino che, per la gioia di tutti, torna a nascere. Ma la tacita regola è: quando Cisio chiama, ComicAstri rispondono e lettorastri (amici lettori dei ComicAstri) leggono.
Pur con tutto l’affetto e la stima nei confronti della persona, la domanda serpeggiava come un folletto curioso nelle nostre menti: dopo la rivelazione del montano mar matt (mare matto) e le fantasmagoriche spiagge di Trescore Balneario, messe su in tempo record, che altro avrà da mostrarci? Quale coniglio estrarrà dal magico cilindro, il Cisio? Ricordiamolo quantomeno per i non fedelissimi: Cisio, al secolo Tarcisio Ficosecco, arcinoto re dell’utile-futile (che in inglese suona decisamente meglio: helpful-useless), titolare dell’omonima azienda. Per natura propria, uno che non gira intorno all’osso; lo potremmo invece paragonare ad un arciere, sorta di Robin Hood orobico, che non ci mette molto a centrare l’obiettivo.
Cisio, buongiorno! Ti piace l’idea che noi ti si paragoni a Robin Hood?
Del Robinùd ho sempre visto film e telefilm (le serie tv i ragazzi degli anni ’60 le chiamavano così) quand s’eri un gnari (quando ero ragazzo). Pota, mi piace sì!
Ci teniamo a specificare che l’intercalare pota è una semplice esclamazione non volgare, traducibile in italiano con “accipicchia!” o se ci piace il gusto antico con “corbezzoli!”. Confermi?
Pota!!!
Veniamo a noi. Ti abbiamo chiamato vista l’insistenza dei tuoi messaggi…
Eh, sì. Perché a qualcuno dovevo dirlo, oltre all’Uvetta Sultanina (che sarebbe sua moglie). E mi piace confrontarmi con due cràpa de sgabèl (teste di legno) come voi, che di queste cose capite una sverza.
Sempre gentile, Cisio. Una nuova idea che speriamo sia utile per i nostri lettori vacanzieri. Da dove hai tratto ispirazione?
L’idea me la fatta venire ül Francesc!
Un amico delle tue parti? Un uomo delle maestranze? Un tuo operaio?
Desciùlevet, senò indomà ansè che amò chì (svegliatevi, se no domani siamo ancora qui). Ül Francesc Papa!
Dovremmo conoscerlo questo Francesco Papa? È uno famoso?
Si sota l’efèt de l’anestezia? (siete sotto anestetici? Cioè… avete assunto droghe pesanti?). Ül Papa Francesc!
Papa Francesco! Che fatica, Cisio, a starti dietro. Cosa ti ha suggerito? Qualche rimedio spirituale che riuscirai, non sappiamo come, a mettere in vendita?
Sapete che lui parla della Chiesa come un ospedale da campo, no? Non gli rubo il mestiere né il lavoro – son mea un prèvet (non sono mica un sacerdote) – ma gli ospedali da campo li farò anch’io.
E come? Sentiamo un po’…
Durante le vacanze di Natale inaugureremo il primo Circo della Salute, un vero ospedale da campo in linea con la più moderna medicina.
Scusa, Cisio. Il circo cosa c’entra?
I nostri ospedali da fuori assomiglieranno proprio ad un circo. Grosse tende stile Orfei, sotto le quali opereranno i nostri spetàcul de team (eccezionali gruppi di lavoro) composti di professionisti della salute: medici, infermieri e personale sanitario di prima qualità, reperito tutto nelle nostre valli bergamasche, perciò sinonimo di garanzia, sicurezza e affidabilità. All’esterno, l’accettazione sostituirà la biglietteria. Per rendere più accessibile la struttura ai turisti, stiamo ingaggiando giovani laureati in lingue.
In che senso? Per gli stranieri che trovassero difficoltà nel dialogare con i medici italiani?
Vi òlter fi àqua de tode i bande (voi altri fate acqua da tutte le parti). Per capirsi, qualcuno dovrà essere pur capace di tradurre la lingua bergamasca, no?
Parlare di lingua bergamasca suona un po’ eccessivo, ma tant’è. Quando sarete operativi? E dove?
Pensiamo di installare il primo tendone qualche giorno prima dell’8 dicembre, giorno dell’Imaculada Cunceziùn (Immacolata Concezione). La lochèscion non poteva essere che… Ospedaletti. Peraltro la riviera ligure d’inverno è zeppa di turisti anziani. E che ci stanno a fare a Ospedaletti?
Già, che fanno?
Loro non lo sanno, ma son già lì ad aspettare che arrivi il Circo della Salute a curarli.
Bella questa. Perciò sarete attrezzati soprattutto per traumi e cadute.
Diciamo che mi sono lasciato ispirare dall’Odissea!
Scusa, Cisio, forse non hai capito la domanda…
I vostri cervelli? Ü bel negòt, turciàt un d’öna foia de rosmarì (un bel niente, avvolto in una foglia di rosmarino). Se dico che ho pensato all’Odissea, intendo che per i nomi dei reparti mi sono lasciato guidare dal grande poeta greco.
È un po’ più chiaro, ma non tanto. Illuminaci.
Il reparto di traumatologia si chiamerà L’Ulna di Radio Omero (tre ossa del braccio citate in un colpo solo) e si occuperà di patologie degli arti superiori, mentre Polifemore di quelli inferiori. Siccome non riusciremo a coprire con un tendone tutti i reparti dei quali necessita un ospedale, avremo a disposizione Telèmacomodo, il nostro servizio di telemedicina, con consulenze… ad vecchiettum.
Cominciamo a capire: Omero, Polifemo, Telemaco… E Ulisse dove sta?
Ulisse sono io che porto avanti la baracca, anzi, ül tendùn. E non finisce qui: garantiremo anche un servizio ristorazione a prezzi popolari, con la nostra mensa Panem et Circe. La cucina è magia.
Lo spazio è tiranno, e ci sentiremo ancora per qualche ulteriore dettaglio sul Circo della Salute. Visto così, sembra proprio che idee e soprattutto business siano farina del tuo sacco. Ma hai già pensato a uno slogan?
Certo: “Lasciati domare dal Circo della Salute. Perché se stai bene, è Ficosecco!”.
Sfooting Summer Festival finisce qui. Da martedì prossimo, torna la normale programmazione. L’estate sta finendo, ma Sfooting continua…
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