Dunque dunque… dove eravamo rimasti, cari lettorastri (amici lettori dei comicAstri)? O meglio… da dove eravamo partiti? Facile, è passata una sola settimana: da suor Elvezia!. E dove andiamo stavolta, trattandosi di un festival? L’estate è ancora bambina, e gli amici sono tanti e ben disposti nei nostri confronti. Stavolta niente auto, il telefono ci può bastare.
Perché l’aria che tira è di grande fermento. Succede tutte le estati: al momento di partire per le vacanze, in casa sua si respira grande agitazione. Nel giorno deputato alla partenza, già di primo mattino lo Zinga, alias lo Zingarelli, il vocabolario nostro amico che sa tante cose perché le ha rubacchiate qua e là in giro per il mondo, approfittando anche (se non soprattutto) dei giorni di ferie, entra in agitazione.
Un’ansia motivata, dovuta alla più classica delle manovre: la chiusura delle valigie. Per esperienza, nel proprio bagaglio non ci si dovrebbe limitare a porre solo l’indispensabile, ma separare l’utile dal futile è impresa di grande responsabilità; alla fine, davanti agli inevitabili e ineludibili limiti di capienza, opportunamente rasserenato, guidato e consigliato dalla saggia Tina (sua inseparabile compagna nella vita: stiamo parlando della Garzantina), si rassegna a selezionare e riporre in valigia quanto effettivamente serve alla bisogna. In questi frangenti lo Zinga, assorbito com’è da siffatta incombenza, risulta invero intrattabile.
Così decidiamo di raggiungerlo sul cellulare – per salutarlo, augurargli buone ferie e magari strappargli qualche consiglio utile su dove trascorrere le vacanze – nel momento in cui sale sul taxi, diretto alla stazione.
Ciao Zinga, quest’anno partenza anticipata per le agognate vacanze. Dove andate di bello tu e la Tina?
In vacanza non vado con la Tina, ci alterniamo.
E perché mai?
Perché è buona regola che in casa nostra, come nelle case di ogni buona famiglia italiana, sia sempre presente almeno un vocabolario.
Giusto. Parti quindi da solo?
Assolutamente no. Anzi, è mia abitudine, fin dall’adolescenza, trascorrere le vacanze con i miei amici vocabolari. È una tradizione che continua ancora oggi.
Quindi tutti insieme appassionatamente?
Sì, tutti all’avventura entusiasti e sereni, proprio una bella combriccola: vivace, ciarliera, goliardica. Anche se, a dirla tutta, c’è qualcuno che non è poi così di compagnia…
Cosa intendi dire?
Beh, per i miei gusti il Devoto-Oli è un po’ troppo compassato; sempre lì a meditare, ponderare, elucubrare: Talvolta, sempre in solitudine, si concede un po’ di ginnastica: lo abbiamo soprannominato “flessione e riflessione”.
E dunque?
Molto meglio il Ragazzini, che è un vocabolario allegro, chiassoso, sempre pronto a giocherellare, a fare un po’ di sano casino. Ma anche l’Hoepli, che sa stare agli scherzi, è uno di compagnia.
Perdonaci, Zinga: quali scherzi?
Ne abbiamo già in mente uno appena arrivati in stazione: il Ragazzini dovrà dare il meglio di sé per distrarre l’Hoepli quel tanto che basta per fargli dimenticare di vidimare il biglietto. Così, una volta in carrozza, sarà divertente vedere la sua faccia, quando gli diremo: “Ehi Hoepli, ma prima di salire sul treno ti sei ricordato di… hoepliterare il biglietto?”.
Vacanze, dunque, in treno. La vostra meta di quest’anno?
Il mare di Liguria.
Avete già un programma?
Certo. Faremo una sosta ad Altare, in provincia di Savona, per far contento il Devoto; poi a Calice Ligure, per il brindisi di inizio vacanze; infine, a Lavagna, la nostra destinazione.
Bella scelta, Lavagna: il golfo del Tigullio, il porto, la Baia del Silenzio, Casa Carbone…
Niente di tutto ciò, ci andiamo per l’ardesia.
Mmmmmh… difficile per noi arrivare a una deduzione logica.
Ma è chiaro! Possiamo scrivere, come, quando e quanto vogliamo, usando tutte le parole del mondo, usando il set di gessetti colorati gentilmente offerti dalla locale Amministrazione comunale.
Dovessi consigliare un angolo di Liguria ai nostri lettori?
Una meta per provincia: ai mariti che si sentono traditi dalle loro mogli, consiglio Cervo, in provincia di Imperia; a chi ama i quiz a risposte multiple, suggerirei di fare un salto a Casella, in quel di Genova; agli appassionati di bici e moto, direi di non perdersi Pignone, una dozzina di chilometri da La Spezia; infine, a chi soffre di allergie, non c’è niente di meglio che soggiornare qualche giorno a Nasino, in provincia di Savona.
Toglici una curiosità: oltre a scarabocchiare sulla lavagna, cosa fanno i vocabolari in vacanza?
La mattina è sempre dedicata alla ricerca dei neologismi, così che il pomeriggio ci si possa tuffare beati in un mare di parole!
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