Oggi al Quirinale si apre il secondo giro di consultazioni deciso dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per trovare una via d’uscita alla crisi di governo più pazza della storia repubblicana. E il Capo dello Stato è intenzionato a chiudere la partita entro 48 ore: o si trova una maggioranza compatta e con un programma di legislatura oppure si torna al voto. Da giovedì scorso, archiviata l’esperienza del governo giallo-verde, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle si sono impegnati a trovare un accordo per far nascere un esecutivo giallo-rosso. Riusciranno nell’impresa?



Sebbene nessuno abbia la sfera di cristallo (e in politica – si sa – ribaltoni e inciucioni possono saltar fuori anche all’ultimo secondo utile, perché – come sentenzierebbe il mitico Vujadin Boskov – “crisi di governo finisce solo quando Colle fischia”), noi siamo in grado di svelarvi – con informazioni di primissima mano – come si è veramente dipanata la trattativa tra Dem e Cinquestelle.



Possibile? Due scansafatiche riescono là dove stuoli di agguerriti e incalliti cronisti politici falliscono? Sissignori! A raccontarci passo passo l’evolvere dei colloqui e degli incontri, ufficiali e no, tra i due partiti è stato nientepopodimeno che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli. Il quale, incaricato da Luigi Di Maio di tenere i collegamenti con il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, ha svolto un alacre lavoro diplomatico sotterraneo (Toninelli di tunnel se ne intende…), assolvendo questo compito con grande… trasporto.

Peccato – per lui, ma ben per noi – che sia incorso in una piccola svista. Scorrendo velocemente i nomi sull’agenda del suo smartphone, anziché arrivare al nome ZINGARETTI, si è fermato a quello immediatamente precedente, cioè il nostro caro amico ZINGARELLI. Così, alla prima chiamata, per lo Zinga, un vocabolario che sa tante cose perché le ha rubacchiate qua e là in giro per il mondo, è stato un gioco da ragazzi “rubare” la voce a Zingaretti, imitandolo alla perfezione. E Toninelli, mai accortosi di nulla, ha poi via via inviato i suoi sms quotidiani, raccontando la trattativa per filo e per segno. Ed è con piacere che, previa autorizzazione dell’amico Zinga(relli) possiamo rivelarvi i messaggi più significativi.



Sabato 24 agosto, ore 7,42. “Ciao Nicola, stanotte abbiamo tenuto un piccolo vertice. Una discussione veloce, ma alla fine l’intervento più risolutivo è stato quello della ministra della Difesa, Trenta, che ci ha opportunamente ricordato che c’è un’altra trentina di punti irrinunciabili su cui varrebbe la pena discutere per trovare un accordo. Quindi, ai 10 già fissati da Di Maio, si aggiungono i 30 della Trenta e fanno… aspetta che uso la calcolatrice… 40, giusto? Quando vi vedrete, Giggino ti aggiornerà su tutto. Ciao”.

Sabato 24 agosto. Ore 13.30. “Nicola, scusa il disturbo, ma Dibba si è sentito al telefono con Di Maio. Si è lamentato tantissimo, con frasi del tipo: ‘sai, Giggino, adesso tutti ci cercano, tutti vogliono i Cinquestelle, dobbiamo alzare la posta’… Insomma, te la faccio breve, ha aggiunto 50 punti su cui trovare l’accordo. Robette, non preoccuparti, vedrai che con Di Maio vi intenderete al volo. Buon appetito”.

Sabato 24 agosto, ore 23.44. “Nicò, perdona l’ora tarda. Abbiamo un problema. Ci si è messo di mezzo anche Fico. Non ci sta a fare il premier, però ha mandato un bigliettino a Di Maio, con altri 15 punti irrinunciabili. So che è una seccatura, ma dire di no a Fico non è fico… E poi, appena li leggerai, capirai subito quanto siano importanti. Credo che anche il Matta (Mattarella?) sarà d’accordo. Buona notte”.

Domenica 25 agosto, ore 21.52. “Scusa Nicola, stai forse guardando la partita della Roma? Spero di non scocciarti, però oggi pomeriggio si sono fatti vivi con Di Maio anche Casaleggio e Grillo. Volevano essere aggiornati sulle nostre trattative. Tranquillo, i due sono d’accordo su tutto. Però, vorrebbero altre garanzie. Sono cosucce, quisquilie… diciamo, un’altra sessantina di punti. Quando la partita è finita ti giro l’elenco su whatsapp… A proposito, come stanno giocando Totti e De Rossi? (sic)”.

Lunedì 26 agosto, ore 19. “Ciao Nicola, oggi per noi grillini è stata una giornata campale. In gran segreto abbiamo organizzato una consultazione online sulla piattaforma Rousseau. È andata benissimo, ci hanno risposto ben 702 iscritti! Che grande prova di democrazia! Solo noi diamo voce al popolo! E pensa, ogni elettore ci ha indicato un punto diverso su cui ci hanno chiesto di non transigere. Anche Grillo e Casaleggio spingono forte in questa direzione e lo stesso Giggino è rimasto impressionato. Anzi, mi ha detto di dirti che domani, quando vi incontrerete per tirare le fila prima di salire al Quirinale, ti porterà la lista completa. Adesso i punti su cui trovare un accordo sono 867. Secondo me, se hai bei modi, in mezz’ora ve la sbrigate. Ed è un punto a tuo favore. Così siamo a 868. Dài, scherzo! Un caro saluto”.