Gira che ti rigira, dove andiamo a parare? Premesso che in porta non ci stavamo neppure da giovani, tutte le strade portano a riparlare di vacanze. Di prossimità, ovviamente. Il curioso ma niente affetto scontato excursus fluviale della scorsa settimana non ci esenta dal proseguire un ben avviato discorso, per suggerire località spesso sconosciute ai più, eppure meritevoli di menzione. Perciò, e solo se vi trovate nei paraggi, i nostri consigli (in rigoroso ordine alfabetico) potrebbero salvarvi da un’estate monotona.
Altolà (Modena). Località facente parte del comune di San Cesario sul Panaro, conta qualche centinaio di abitanti, ma è meta ambita di famiglie particolari, quelle degli agenti di polizia e carabinieri, che da tutta Italia vengono a “pattugliare” la zona per sentirsi come in un’unica grande… caserma, e passare qualche giorno di vacanza, pardon, di permesso. Cosa c’è da vedere: la centralissima Piazza Centralino (non odiateci per il gioco di parole…), Corso Appuntato (che qualche commilitone scambia per un approccio alla difficile professione) e il popolarissimo Museo delle Manette, cui si accede solo dopo un controllo presso un posto di blocco, tanto per non perdere l’abitudine. Gli amanti del trekking troveranno una propria via di fuga (dalla routine quotidiana, non da altro) con l’escursione alla frazione di Maninalto, la cui banca (piccola, ben funzionante e soprattutto sicura) può vantare il non comune record di tentate rapine non andate a buon fine. E già che ci siete, che ne direste di una degustazione alla winery Indagini in Sorso? Con la raccomandazione di bere moderato: all’uscita del locale l’alcol test è d’ordinanza. Una curiosità: Altolà è gemellata con il comune di Fermo, nelle Marche. Ci sta, ci sta…
Belsedere e Orgia (Siena). Solo 49 km separano queste due località che sicuramente attireranno il vostro interesse; una distanza non considerevole per passare da una bella visione a un agito che per le nostre ordinarie abitudini appare smodato se non peccaminoso. Ma se volete, cartina alla mano, percorrere pure questo itinerario della lussuria, non saremo certo noi a impedirvelo! Lo slogan della Pro Loco di Belsedere recita “Lasciatevi acchiappare dalle nostre bellezze naturali”: certo una forma di promozione assai accattivante. Che si tratti forse del primo comune al mondo “no glutei free”? Cerchiamo di saperne di più. Assolutamente da visitare, il belvedere di Belsedere: sorta di terrazzo sulla splendida campagna senese, permette nei suoi due lati una doppia prospettiva: vogliamo scommettere che il lato B è quello più bello e frequentato? Ca va sans dire: come se il nome non bastasse, il paese è gemellato con i comuni di Loano (Savona) e di Chiappa (Imola).
Per quanto attiene a Orgia, è una piccola frazione di Sovicille, composta da quattro viuzze quattro, che certo non lasciano uno spazio esagerato alla fantasia: via Baccanale, corso Bagordo, largo Baldoria, vicolo Stravizio. La sua settantina di abitanti trascorre le assolate ore dei giorni estivi – quelli con più turisti – in un ozio che sembra non invogliare la permanenza in zona, e invece l’arrivo del buio trasforma il piccolo borgo in un’indicibile sequenza di feste disinibite e rituali dionisiaci. Come diceva un tempo il signor Aiazzone: provare per credere! Quasi scontato il gemellaggio con Godo (in provincia di Ravenna).
Gnocca (Rovigo). Questa minuscola frazione di Porto Tolle, oramai considerata dagli amanti del genere (insospettabilmente ancora tanti) come il “punto G” d’Italia, è uno dei luoghi più desiderati e visitati del nostro Paese, noto per le sue bellezze naturali. Molto amato dagli sportivi, è metà favorita di piloti di formula uno, tennisti top ten, e calciatori di mezzo mondo. Ogni tanto qualche giocatore NBA si fionda per un all star game del tutto personale. Poteva il gnocco fritto non essere il piatto tipico locale? A ciò si aggiunga che l’annuale concorso di bellezza che la Pro Loco, giusto per non lascia niente d’intentato, ha sfacciatamente chiamato Miss Gnocca: i dettagli li lasciamo alla vostra imminente visita (o alla vostra galoppante fantasia). Per non farsi mancare nulla, il paese è gemellato con i comuni di Vagli Sotto e Vagli Sopra, in provincia di Lucca. E qui il silenzio è d’oro…
Purgatorio (Trapani). Amici del sud, non ci siamo dimenticati di voi. E se pensate (i momenti di sconforto capitano a tutti, no?) che la vostra vita sia un tale inferno da meritare, una volta varcata la soglia (ma il buon Dio vi doni tanta salute!) un sicuro paradiso, troverete un’ottima consolazione terrena in una bella vacanza a… Purgatorio! Situato quasi sulla punta occidentale della Sicilia, non gode di una buonissima fama: la provincia mormora, e accusa gli abitanti di superbia; in particolare, gli uomini hanno fama di essere avari nella vita e smodatamente pantagruelici a tavola, le donne lussuriose e invidiose l’una dell’altra, i giovani iracondi e i vecchi indolenti e apatici. In realtà, stanno semplicemente al gioco: a Purgatorio, leggere il Purgatorio di Dante è un must, e la fama di rappresentanti dei sette vizi capitali ha portato negli anni tanto turismo (e non solo di prossimità). Non avendo ancora santi in Paradiso, e non volendo avere a che fare con i certo poco raccomandabili inquilini dell’infuocato piano inferiore, Purgatorio non è gemellata con altre città. Ma qui non se hanno a male, perché, come recita un proverbio locale, “lu gilusu mori curnutu”. Allora meglio qualsiasi peccato di un paio di corna!