Decisamente curioso l’escamotage che aveva architettato una donna residente in provincia di Milano per riuscire a eludere centinaia di volte il Telepass. Alla fine è stata scoperta, e la sua truffa da migliaia di euro bloccata, ma il suo fermo ha destato senza dubbio l’attenzione della stampa. In poche parole, quando la signora del milanese si avvicinava al casello autostradale, anche se sprovvista di Telepass rimaneva incollata al mezzo davanti, una sorta di ombra dell’automobilista che la precedeva, sottolinea l’edizione online del quotidiano Repubblica.
Di fatto l’auto della signora diveniva una sorta di rimorchio, e quando la sbarra del Telepass si alzava, la presunta truffatrice schiacciava il piede sull’acceleratore riuscendo così a passare a sua volta sotto la barriera, prima che la stessa si abbassasse. La donna, a bordo della sua Peugeot, avrebbe eluso con questo metodo decine e decine di pagamenti ai caselli autostradali in soli cinque mesi, precisamente nel periodo da luglio a dicembre 2018. In totale l’avrebbe fatta franca per ben 145 volte, e la somma contestata da Autostrade per l’Italia alla signora è superiore ai 6mila euro, per l’esattezza 6.632,56 euro.
TELEPASS, DONNA ACCUSATA DI TRUFFA: IL “TRUCCHETTO” IN TUTTA ITALIA
Del resto la donna macinava migliaia di chilometri, superando a volte anche più caselli in un giorno, come quando il 5 agosto del 2018 era passata da ben cinque stazioni differenti fra Lombardia e Toscana, rigorosamente senza pagare. A complicare il trucco dell’automobilista senza scrupoli sono state le telecamere che hanno catturato diversi passaggi soprattutto nel fiorentino, Scandicci, a quello si Calenzano-Sesto Fiorentino, fino a Firenze Ovest, ma anche Milano, Prato, Bologna, Capannori, Pisa, Bergamo, Altopascio, Lucca, per importi che solitamente si aggiravano fra i 60 e i 70 euro.
Tra l’altro, oltre alla truffa economica ai danni di Autostrade per l’Italia, emerge anche un rischio per il suo comportamento stradale, tenendo conto della sua mossa repentina che la obbligava a rimanere incollata all’automobilista davanti e a un’accelerata improvvisa per evitare di rimanere dietro la sbarra. L’imputata è stata accusata di truffa ed ora sta affrontando il processo presso il tribunale di Firenze.