Bufera su Vittorio Sgarbi. Secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano, il sottosegretario alla Cultura avrebbe percepito denaro in violazione di una norma che riguarda i componenti di governo: circa 300 mila euro in consulenze, presentazioni e mostre incassati anche attraverso società intestate a un suo collaboratore o alla fidanzata del sottosegretario. Tutti compensi incompatibili in base a quanto disposto dell’articolo 2 della legge 215/2004: “Il titolare di cariche di governo non può esercitare attività professionali o di lavoro autonomo in materie connesse alla carica di governo, di qualunque natura, anche se gratuite, a favore si soggetti pubblici e privati”. Non è tardata ad arrivare la replica di Sgarbi, che in una lunga nota ha denunciato la “sequela di bugie” che procurano “un grave danno reputazionale mio e di tutti gli altri soggetti citati, accomunandoli a ipotesi di reato che, in quanto fondate su presupposti falsi, configurano una grave calunnia per la quale, adesso, si renderà necessaria anche una denuncia alla Procura della Repubblica”.



Scoppia il caso Sgarbi

Sul caso è intervenuto anche il ministro Gennaro Sangiuliano, che ai microfoni del Fatto ha scaricato il critico d’arte: “Sono indignato dal comportamento di Sgarbi, va bene? Lo vedevo andare in giro a fare inaugurazioni, mostre e via dicendo. Ma mai avrei pensato che si facesse pagare per queste cose”. “Ho subito avvertito chi di doverece segnalato di averlo fatto a Giorgia Meloni. Del resto si sa, non l’ho voluto io e anzi: cerco di tenerlo a debita distanza e di rimediare ai guai che fa in giro”, ha aggiunto il titolare della Cultura: “Io non sapevo nulla, l’ho appreso leggendo l’articolo del Fatto. Ma se fino a ieri potevo dire di non sapere ora so, e dunque scattala mia responsabilità. E infatti metterò in essere una serie di atti che potrebbero avere delle conseguenze. Ma non vorrei parlare di questa cosa, lo farò con atti ufficiali”. Sgarbi però ha smentito ancora una volta la versione del Fatto, parlando di “intervista falsa” e leggendo un presunto messaggio ricevuto dallo stesso Sangiuliano: “La telefonata che mi ha fatto (il ministro ndr)poche ore fa è esattamente di spirito contrario a quanto si legge in quella falsificazione. L’ultima volta che abbiamo parlato è stato 12 ore fa e mi ha fatto venire a Bologna dimostrando un affetto straordinario”.

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