Non perde mai occasione per far parlare di sé Vittorio Sgarbi, che ospite da Myrta Merlino a L’aria che tira, si è esibito con una maglietta da Superman. Il motivo lo ha spiegato lui stesso: “I ragazzi sono rapidi, veloci, divertenti, ‘capre’, quindi ho pensato di parlare loro con Superman e ho fatto il fumetto. I politici non parlano il linguaggio reale, dicono cose che non hanno senso, usano un codice di barbagianni, un mondo di idioti”.
Dopo un po’, però, ecco l’episodio che ha fatto il giro del web. Durante il collegamento, il politico e critico d’arte ha risposto al telefono, parlando con qualcuno dei ‘suoi’ e perdendo la pazienza. Myrta Merlino, resasi conto della reazione del candidato, ha chiesto: “Super Sgarbi, con chi sei arrabbiato?”. La sua risposta, ha spiazzato: “Ce l’ho coi ‘miei’, perché non fanno un ca*zo! La macchina si rompe e mettono i miei libri in un sacco della spazzatura, non è tollerabile! Non fanno un ca*zo, porca put*ana”.
Sgarbi diventa un fumetto
“Levategli il telefonino di mano. Lascia il telefono. Che succede, Vittorio?” ha chiesto Myrta Merlino al politico, che ha spiegato proprio di essere in chiamata “con i suoi”, che a quanto dice non fanno nulla di ciò che lui chiederebbe loro. Un comportamento che ha fatto infuriare in diretta tv Vittorio Sgarbi, candidato alle elezioni.
L’intervista a L’Aria che tira è stata anche l’occasione per spiegare meglio il fumetto realizzato per avvicinarsi ai più giovani in vista del 25 settembre: “Pare che molti non vadano a votare. I giovani tra i 18 ai 25 anni, che votano al Senato, dove sono candidato, non hanno un linguaggio normale. Letta, ad esempio, non appartiene alla nostra epoca, è imbalsamato. I ragazzi sono rapidi, divertenti. Quindi ho fatto il fumetto per parlare con loro. È un gioco”. Nel fumetto, Sgarbi viene rappresentato come un supereroe che deve abbattere Casini, chiamato “mezzobusto”.