Dove c’è Vittorio Sgarbi, c’è lite: un grande classico del polemismo politico torna a “colpire” con il suo immancabile “taci, capra!” durante una fin lì tranquilla Commissione Cultura alla Camera presieduta dal Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini. Protagonisti della durissima querelle andata in onda durante la diretta streaming di Montecitorio, oltre al ben noto critico d’arte e deputato nel Gruppo Misto, anche il deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone e, suo malgrado, l’Uomo Vitruviano di Leonardo. Riannodando i fili della matassa, l’audizione della Commissione Cultura stava ospitando l’intervento del deputato Mollicone che rispondeva proprio alle parole di elogio di Vittorio Sgarbi per il Ministro Mibac: poco prima infatti il critico d’arte aveva elogiato Franceschini per la missione di fine diplomazia culturale che ha permesso all’Italia «di prestare al Louvre il disegno di Leonardo che a Venezia nessuno vedeva avendo in cambio un doppio ritratto di Raffaello». Ecco che però Fratelli d’Italia, con la voce di Mollicone, interviene per ribattere e contestare le linee programmatiche del Ministro Pd.
LO SCONTRO SGARBI-MOLLICONI IN COMMISSIONE CULTURA
Scatta a quel punto “l’ira funesta del pelide Vittorio” che con la sua consueta “pacatezza” si riversa contro Mollicone con diversi accesi insulti: «Ladro, capra, picchiatore fascista. Picchia tua madre fascistello». In un primo momento il collega di FdI replica con un «stai calmo, prenditi un sedativo», poi quando i toni si fanno molto più caldi e la commissione diventa insostenibile, è lo stesso Mollicone a gridare «patetico, sei patetico» nei confronti di uno Sgarbi totalmente senza più controllo. Il Ministro Franceschini, con un aplomb invidiabile, assieme al Presidente di Commissione, decidono di sospendere la seduta per diversi minuti e consentire ai “duellanti” di calmarsi fuori da Montecitorio. «Capra incompetente», sono le ultime parole rivolte a Mollicone in merito alla discussione su Leonardo da Vicini che si odono nella diretta streaming: poi i microfoni spenti e probabilmente l’Uomo Vitruviano che incrocia idealmente le braccia per portare pazienza davanti ad uno “show” decisamente evitabile.