Shalana Santana, non è solo la moglie di Massimiliano Gallo, ma anche un’attrice e mamma di due splendidi figli. La coppia si è sposata in gran segreto con una cerimonia di matrimonio top secret a cui hanno partecipato amici e parenti più stretti. E’ stato l’attore con una foto condivisa sui social a palesare al mondo intero della scelta di vita intrapresa con la compagna. “Volevamo scomparire per un attimo… Volevamo viverci questo momento in maniera completamente privata… E lo abbiamo fatto solo con i nostri figli. Adesso, “abboffateci” di auguri…” le parole di Massimiliano Gallo.
Del resto l’attore di “Vincenzo Malinconico” è sempre stato molto discreto e riservato rispetto alla sua vita privata e sentimentale. In rarissime occasioni ha parlato della moglie, come quando ospite di un programma televisivo, ha detto: “è una storia molto bella, e soprattutto è una persona che mi sta vicino. La devo ringraziare, perché mi sta veramente vicino in un modo speciale”.
Massimiliano Gallo e Shalana Santana: una bella famiglia allargata
Dall’amore tra Massimiliano Gallo e la moglie Shalana Santana è nata Artemisia, la prima figlia della coppia. Entrambi erano già diventati genitori: l’attore della figlia Giulia nata dal precedente matrimonio, mentre Shalana è mamma di Leon, il figlio nato da una passata relazione. Una bella famiglia allargata che vive serenamente stando a quanto rivelato dall’attore: “Viviamo tutti insieme. Shalana è la persona più pura che conosca”.
La storia d’amore tra i due prosegue alla grande, ma recentemente l’attore dalle pagine del Corriere della Sera ha parlato della sua famiglia dicendo: “questo è un Paese razzista”. In particolare l’attore si è soffermato su quanto succede ogni giorno alle donne in Italia: “ho due figlie femmine e non sono orgoglioso di quello che succede. Non c’è nessuna educazione alla tolleranza e il pregiudizio regna sovrano”. Parlando poi di inclusione ed accettazione ha parlato della Norvegia dove nelle classi vengono mescolati i ragazzi insieme: “il figlio del ministro col figlio del netturbino. I femminicidi sono figli di genitori che non hanno insegnato a gestire un no”.