Era previsto un lockdown-lampo per proteggere Shanghai dall’ondata della variante Omicron, ma l’operazione, che doveva essere già terminata ieri, va avanti ad oltranza e viene estesa a tutta la città. Le autorità in Cina hanno deciso di prorogare la quarantena a tempo indeterminato, ordinando un nuovo ciclo di tamponi a tappeto per tutta la popolazione della megalopoli, che vanta oltre 25 milioni di abitanti. La gestione e la strategia attuata però fanno discutere. C’è il divieto assoluto di uscire: non lo si può fare neppure per portare il cane fuori. Inoltre, non si capisce perché gli asintomatici siano stati inviati nei centri di isolamento anziché essere lasciati a casa. Tutti sono stati spediti in quarantena non fiduciaria negli spazi dell’Expo 2010.



Di fatto, a Shanghai si rivedono scene della battaglia per liberare Wuhan dal Covid. Nel frattempo, sui social media circolano video di proteste nei centri dove sono concentrati i contagiati per carenza di igiene, mancanza di informazione e separazione dei genitori dai figli piccoli. A ciò si aggiungono le difficoltà di approvvigionamento alimentare per milioni di famiglie in lockdown, con palizzate attorno ai palazzi per evitare che qualcuno esca.



A SHANGHAI BAMBINI SEPARATI DAI GENITORI E ISOLATI

Il lavoro di prevenzione e controllo del Covid ha suscitato un’ondata di indignazione perché le autorità sanitarie hanno separato i figli positivi al Covid dai genitori. Chiunque risulta positivo, anche se asintomatico o con una lieve infezione, viene isolato. Questo vale anche per i bambini, i cui familiari non sono contagiati. Wu Qianyu, funzionario della Shanghai Municipal Health Commission ha spiegato che i bambini positivi al Covid con meno di 7 anni “ricevono le cure necessarie in un centro sanitario pubblico”. Invece quelli più grandi “vengono isolati principalmente in quarantena, in strutture centralizzate”.



Sui social sono emersi video di bambini in lacrime al momento dell’allontanamento dalle proprie famiglie, così come le proteste dei genitori per questa stringente politica adottata a Shanghai. Ma stando a quanto riportato dall’Associated Press, nelle ultime ore c’è stata una piccola retromarcia da parte delle autorità: i genitori potranno accompagnare i figli positivi al Covid nelle strutture di monitoraggio, indossando mascherine, mangiando separatamente, non condividendo alcun oggetto e seguendo rigorosamente le regole.