Shaquille O’Neal, leggenda del basket, si schiera per il riconoscimento dei popoli indigeni dell’Australia e sorprende tutti tornando nuovamente sulla questione della Terra piatta. Shaq O’Neal si trova in Australia e ha partecipato a una conferenza stampa assieme al primo ministro laburista Anthony Albanese, il quale è intenzionato a indire un referendum volto a cambiare la Costituzione e assicurare così una voce e un ruolo determinante alle popolazioni indigene.
“Qualunque cosa tu abbia bisogno da parte mia, fammelo sapere” ha detto Shaq al primo ministro, come riferisce la BBC. Se nel 2017 il governo australiano aveva escluso la possibilità di costituire un organo parlamentare che potesse rappresentare i popoli indigeni, la linea del primo ministro Albanese si muove in una direzione radicalmente diversa. “Sappiamo che il signor O’Neal lavora molto negli Stati Uniti per quanto riguarda la giustizia sociale e il sollevamento delle persone emarginate, anche attraverso le organizzazioni sportive” ha spiegato Anthony Albanese nel corso della conferenza stampa. E Shaq O’Neal non si è tirato indietro neanche questa volta, offrendo tutto il suo sostegno per il referendum che potrebbe rappresentare una svolta per la politica australiana.
Shaq O’Neal in Australia, le sue parole sulla Terra piatta
L’obiettivo del neoeletto primo ministro australiano Anthony Albanese è approvare l’iniziativa “Voce indigena al Parlamento” e arrivare così alla creazione di un organo consultivo permanente nel parlamento, composto appunto dalle popolazioni indigene. In questo modo si intende dare loro voce e autorità nelle decisioni che riguardano i loro territori e il loro Paese, da cui finora sono stati esclusi e silenziati.
Ma la presenza di Shaq O’Neal ha catturato l’interesse del web non soltanto per il sostegno a quello che lui stesso ha definito un “nobile compito”, ma anche per il suo ritorno alle teorie terrapiattiste. Già nel 2017 Shaq O’Neal aveva suscitato stupore affermando che la Terra fosse piatta, aggiungendo dopo pochi giorni la frase “Sto scherzando, idioti: nel mondo in cui viviamo la gente prende le cose troppo sul serio”. Parlando del suo viaggio fino in Australia, però, durante la conferenza tenutasi pochi giorni fa ha affermato di aver “volato per 20 ore e non sono mai andato in questa direzione”, indicata dal suo braccio mosso in diagonale, né di essersi “ribaltato” o “capovolto” in volo, come riferisce l’Independent. “Mi piace ascoltare le teorie. Non si tratta di dire ha torto o ha ragione, è solo una teoria” ha concluso il campione NBA.