Sharon Tate e massacro Cielo Drive: la storia vera

Il massacro di Cielo Drive nel quale perse la vita l’attrice Sharon Tate ed altre quattro persone rappresentò una delle pagine più sanguinarie e drammatiche della storia moderna statunitense. L’eccidio è stato in parte ricordato nel film “C’era una volta a… Hollywood”, malgrado qualche differenza nella storia. Era la notte tra l’8 ed il 9 agosto del 1969 quando i criminali Susan Atkins, Patricia Krenwinkel e Charles “Tex” Watson, tutti appartenenti alla Famiglia Manson si introdussero al 10050 di Cielo Drive, nell’abitazione presa da poco in affitto dall’attrice Sharon Tate e dal regista Roman Polański, da poco convolati a nozze. Il mandante degli omicidi, Charles Manson, ordinò ai suoi fedelissimi di uccidere nel modo più macabro tutti i presenti, e così fu fatto.



Armati di un revolver calibro 22, coltelli e corda in nylon, gli assassini uccisero senza pietà non solo Sharon Tate, incinta di otto mesi, ma anche quattro altre persone, sue ospiti tra cui un giovane 18enne. Il celebre regista la notte del massacro non era presente in quanto si trovava a Londra in vista della lavorazione di un film. Nella stessa abitazione presa in affitto dalla Tate e dal marito, precedentemente abitava il produttore discografico Terry Melcher, il quale aveva deluso Manson, aspirante musicista, con cui aveva tentato di stipulare, senza successo, un contratto.



Charles Manson dietro l’eccidio

Pochi mesi prima del massacro di Cielo Drive, Charles Manson aveva visitato l’abitazione al 10050, forse a caccia del produttore musicale che lo aveva deluso, ma venne a sapere che l’uomo si era trasferito da qualche mese. Secondo le indiscrezioni, Manson sarebbe stato già a conoscenza del trasloco del produttore e pare fosse lì solo per spiare i nuovi residenti ed in modo particolare l’attrice e moglie di Polanski, appena 26enne.

Prima del loro ingresso nell’abitazione, i criminali tagliarono i fili del telefono e si intrufolarono dal giardino. Il primo ad essere ucciso fu proprio il giovane 18enne. Fu in modo particolare Watson a condurre il massacro. Sharon Tate supplicò i suoi assassini affinché la facessero vivere il tempo sufficiente per partorire offrendosi come ostaggio nella speranza di poter salvare il figlio che portava in grembo ma nonostante questo fu massacrata con 16 pugnalate. Con il sangue della donna fu poi scritto sulla porta dell’abitazione “Pig”, ovvero maiale. Solo nell’ottobre del 1969 molti membri della famiglia Manson furono arrestati e lo stesso Charles Manson, pur non avendo partecipato attivamente al massacro fu condannato nel 1971 alla pena di morte, poi commutata in ergastolo. Susan Atkins, Patricia Krenwinkel e Tex Watson furono considerati i tre colpevoli materiali dell’eccidio.